Monza, intervista di metà mandato al sindaco Pilotto: «Vogliamo stare al ritmo della città»

La giunta di Monza arriva a metà mandato: bilancio e prospettive secondo il sindaco Paolo Pilotto.
Il sindaco Paolo Pilotto

«Sì, stiamo cercando di stare al ritmo di Monza». Lo assicura il sindaco Paolo Pilotto alla vigilia del giro di boa del suo mandato: eletto al ballottaggio il 26 giugno 2022, ha giurato sulla Costituzione due giorni dopo.
A metà del quinquennio amministrativo è tempo sia per stilare un bilancio di quel che si è lasciato alle spalle sia per riflettere sugli obiettivi che intende inseguire fino alla primavera 2027.

Monza, intervista di metà mandato al sindaco Pilotto: la semina impostando opere che saranno completate alla fine del quinquennio

«Abbiamo cercato di interpretare il ritmo della città per starle accanto – afferma riprendendo lo slogan della campagna elettorale – lo stiamo facendo con i monzesi, il terzo settore, i sindacati, le associazioni degli imprenditori, le altre istituzioni».

«Abbiamo seminato impostando opere che saranno completate dopo la fine del mandato – spiega – continueremo a farlo per migliorare i servizi e per rispondere alle esigenze di Monza. Cercheremo di comprendere al meglio i bisogni dei cittadini con l’aiuto della statistica come ho fatto vent’anni fa per azzerare le liste d’attesa alle materne: offrire nidi e opportunità in anni in cui nascono pochi bambini potrebbe garantire sicurezza alle famiglie».

Monza, intervista di metà mandato al sindaco Pilotto: i prossimi due anni e mezzo

Nei prossimi due anni e mezzo la giunta, prosegue Pilotto, dovrà dare risposte ai giovani e agli anziani con una prospettiva di lungo termine: «Stiamo investendo molto sulle scuole, sulla cultura, sulle palestre, sui luoghi dello svago, in quanto sono gli strumenti principali per governare la sicurezza. Dobbiamo, però, preoccuparci anche degli anziani in quanto Monza invecchia: non dobbiamo pensare solo alle persone non autosufficienti e chiederci se possiamo continuare a dare le risposte attuali o se dobbiamo inventarci qualcosa di nuovo. Dobbiamo riflettere anche su coloro che hanno una vita attiva, metterli nelle condizioni di avere luoghi» in cui incontrarsi.
Contemporaneamente l’amministrazione dovrà dedicarsi agli «impegni quotidiani» secondo sei priorità: la sistemazione di strade e marciapiedi, la cura del verde e il diserbo dagli infestanti che crescono ai margini delle carreggiate, il miglioramento della raccolta dei rifiuti, il potenziamento dell’illuminazione pubblica, la sicurezza.

Monza, intervista di metà mandato al sindaco Pilotto: cos’è successo

In due anni e mezzo la maggioranza formata dal centrosinistra e dal Movimento Moccia ha subito un paio di scossoni: a novembre 2023 Italia Viva ha lasciato polemicamente lo schieramento dopo aver chiesto, e non ottenuto, la cacciata dell’assessora all’Ambiente e mobilità Giada Turato, licenziata da Pilotto lo scorso agosto. In sovrappiù il sindaco in alcune occasioni ha dovuto parare le bordate dell’ala più a sinistra, tra cui LabMonza: «La gestione di una coalizione larga è un allenamento a governare una città complessa – commenta – la vivacità dei rapporti rappresenta l’eterogeneità di Monza e la mia porta è sempre aperta» per chi se ne è andato.

Monza, intervista di metà mandato al sindaco Pilotto: sfidare la maledizione?

Il 2027 è lontano e Pilotto conosce bene la maledizione di Monza: «In una città in cui nessuno è mai stato rieletto – ammonisce – occorre lavorare con la consapevolezza che si deve amministrare cinque anni» per poi, magari, cedere il passo.

«La troppa presunzione, tracotanza e supponenza – nota – non è indice che si è al servizio dei cittadini». Il sindaco non dice nulla su una sua eventuale corsa, ma par di capire che un pensiero lo stia facendo: «Nella mia vita non mi sono mai autocandidato – racconta – me lo hanno sempre chiesto gruppi di persone, anche nel 2001 quando ho partecipato alle elezioni politiche nel collegio di Vimercate. Sono l’ultimo a dover dire qualcosa» ma, aggiunge, è convinto che il centrosinistra debba ripresentarsi per dare continuità al lavoro avviato nel 2022.