Masterplan, cemento, piani residenziali: il libro bianco ancora contro il sindaco di Monza

I comitati ambientalisti e di quartiere hanno sferrato una lunga (altra) serie di bordate alla giunta di Monza nel nuovo libro bianco dell'urbanistica.
Gli spazi intorno alla Villa reale secondo il masterplan
Gli spazi intorno alla Villa reale secondo il masterplan

È una lunga serie di bordate quella che i comitati ambientalisti e di quartiere sferrano contro la giunta Pilotto nell’ultima versione del libro bianco dell’urbanistica presentata giovedì 12 ottobre a San Rocco.
Che i toni tra le associazioni e l’amministrazione non siano dei più distesi lo si intuisce già dalla premessa dell’aggiornamento: «Dopo le promesse di ascolto delle nostre proposte a quando i fatti?» domandano polemicamente gli autori del testo che prendono di mira il sindaco e gli assessori per le azioni a tutela del verde e per il contenimento del consumo del suolo ritenute troppo blande.

Il libro bianco di comitati ambientalisti e di quartiere ancora contro il sindaco di Monza: il masterplan

Il primo siluro è sganciato sul masterplan della Villa Reale e del Parco: gli ambientalisti chiedono l’abbattimento della pista di alta velocità, «la graduale dismissione delle concessioni sportive» dell’autodromo e del golf, il divieto di organizzare i concerti nelle aree del Roccolo e della Gerascia. Contestano, inoltre, la decisione della giunta di entrare nel circuito delle città dei motori e sognano di vedere la reggia piermariniana tra i beni patrimonio dell’Unesco.

Il libro bianco di comitati ambientalisti e di quartiere ancora contro il sindaco di Monza: parco Grubria e regolamento verde

I comitati tirano, inoltre, le orecchie all’amministrazione per non avere ancora portato in consiglio comunale l’adesione di Monza al Parco Grubria e per non aver approvato il regolamento del verde privato.

Il libro bianco di comitati ambientalisti e di quartiere ancora contro il sindaco di Monza: Sant’Albino e San Rocco

Il comitato di Sant’Albino paventa la possibile cementificazione di 200.000 metri quadri lungo viale delle Industrie, chiede di tutelare le aree agricole di quella parte di città inserendole nel Parco agricolo Nord Est e la creazione di un bosco urbano tra il quartiere e la zona industriale. Il comitato di San Rocco, dal canto suo, mette in discussione l’opportunità di prolungare la metropolitana a Monza, boccia il deposito dei treni sull’area agricola del Casignolo e chiede la revisione del progetto dei nuovi svincoli della Serravalle.

Il libro bianco di comitati ambientalisti e di quartiere ancora contro il sindaco di Monza: via Ticino e Buon Pastore

Le associazioni respingono anche le ultime versioni dei piani residenziali di via Ticino e del Buon Pastore, rimangono perplessi di fronte alla decisione di non costruire la nuova sede della Bellani all’ex Macello ma sul sedime dell’istituto, vorrebbero veder trasformato l’ospedale vecchio in un polo sanitario che comprenda un centro polifunzionale per anziani e disabili, una struttura per la riabilitazione e una per il ricovero di malati di Alzheimer.

Il libro bianco di comitati ambientalisti e di quartiere ancora contro il sindaco di Monza: l’attacco della Foa Boccaccio

L’attacco più pesante è, però, quello lanciato dalla Foa Boccaccio, sgomberata a luglio dall’area occupata di via Timavo e il 26 settembre da via Val d’Ossola, che accusa l’amministrazione di utilizzare la sicurezza degli edifici «come pretesto per ripristinare la legalità, difendere il diritto alla proprietà, una nuova speculazione immobiliare, lo sfruttamento del nostro territorio».