Monza verso la variante al Pgt: stop consumo di suolo e rigenerazione

Via all'iter della variante al Piano di governo del territorio di Monza: obiettivo arrivare all’approvazione in poco più di due anni.
Monza Aree dismesse Pastori Casanova
Monza Aree dismesse Pastori Casanova Fabrizio Radaelli

Azzerare il consumo di suolo senza precludere lo sviluppo della città: è la sfida che attende la giunta Pilotto che giovedì 16 marzo ha avviato l’iter della variante al Piano di governo del territorio. Obiettivo dell’amministrazione è arrivare all’approvazione del nuovo documento di pianificazione in poco più di due anni: se i tempi saranno rispettati, ha affermato martedì l’assessore all’Urbanistica Marco Lamperti, diventerà «la variante più veloce» della storia di Monza.

«Partiamo ora e non a luglio – ha spiegato – perché non ci interessa mettere bandierine politiche, ma fare le cose come vanno fatte».

Monza verso la variante al Pgt: la stoccata agli ambientalisti

La stoccata è diretta ai comitati ambientalisti che la scorsa settimana hanno accusato il centrosinistra di aver sprecato nove mesi: «Nove mesi – ha commentato il sindaco Paolo Pilotto è il tempo necessario a una donna per fare un figlio e a un’amministrazione per prendere atto delle situazioni e decidere con responsabilità. Non amiamo i termini roboanti: per questo nessuno di noi parlerà di rivoluzione, ma di correzioni dell’attuale Pgt».
Il punto di partenza è il piano firmato da Martina Sassoli che sarà adeguato a quello provinciale tramite una riduzione del consumo di suolo previsto: «Secondo la norma – ha aggiunto Lamperti – dovremmo eliminare circa il 3% dei 435.000 metri quadri di possibile sviluppo in quanto il piano Colombo ha sfrondato oltre un milione di metri cubi. Ne taglieremo di più in quanto punteremo sulla rigenerazione» e la sostituzione dei vecchi edifici con altri che garantiscano il risparmio energetico.

Monza verso la variante al Pgt: agevolazioni a chi recupera aree dismesse

Chi recupererà le aree dismesse potrà contare su alcune premialità che renderanno economicamente sostenibili i cantieri. Le vecchie fabbriche dovranno trasformarsi «in opportunità per massimizzare gli interessi pubblici e fornire servizi culturali, abitativi, sportivi».
La giunta, ha proseguito l’assessore, punta a una politica dell’abitare che, anche con l’incremento dell’edilizia convenzionata, «non espella la classe media e i giovani che tengono in piedi la città» dal punto di vista economico, sociale e culturale.

Monza verso la variante al Pgt: il lavoro dei prossimi mesi

Nei prossimi mesi i tecnici redigeranno la carta del consumo del suolo, quella del rischio idrogeologico che negli ultimi anni è diminuito in seguito ad alcuni interventi sul Lambro, si concentreranno sugli aspetti paesaggistici, metteranno mano al documento di piano e al piano delle regole nel tentativo di semplificarle in modo «da fare chiarezza e ridurre la discrezionalità».

Monza verso la variante al Pgt: a breve la fase di partecipazione

Un primo «documento dettagliato» dovrebbe essere pronto entro l’estate e all’inizio dell’autunno potrebbe iniziare la redazione della variante: a breve l’amministrazione aprirà la fase di partecipazione e convocherà ai tavoli gli ordini professionali, le associazioni di categoria, i sindacati e le realtà ambientaliste.
«Tante cose del Pgt attuale non ci piacciono – ha precisato Lamperti – ma ci muoviamo nell’ambito delle regole: non possiamo, come sostiene qualcuno, semplicemente cancellare qualche frase dal testo. Dobbiamo adeguarlo alle mutate esigenze di Monza».