Azzerare il consumo di suolo senza precludere lo sviluppo della città: è la sfida che attende la giunta Pilotto che giovedì 16 marzo ha avviato l’iter della variante al Piano di governo del territorio. Obiettivo dell’amministrazione è arrivare all’approvazione del nuovo documento di pianificazione in poco più di due anni: se i tempi saranno rispettati, ha affermato martedì l’assessore all’Urbanistica Marco Lamperti, diventerà «la variante più veloce» della storia di Monza.
«Partiamo ora e non a luglio – ha spiegato – perché non ci interessa mettere bandierine politiche, ma fare le cose come vanno fatte».
Monza verso la variante al Pgt: la stoccata agli ambientalisti
La stoccata è diretta ai comitati ambientalisti che la scorsa settimana hanno accusato il centrosinistra di aver sprecato nove mesi: «Nove mesi – ha commentato il sindaco Paolo Pilotto – è il tempo necessario a una donna per fare un figlio e a un’amministrazione per prendere atto delle situazioni e decidere con responsabilità. Non amiamo i termini roboanti: per questo nessuno di noi parlerà di rivoluzione, ma di correzioni dell’attuale Pgt».
Il punto di partenza è il piano firmato da Martina Sassoli che sarà adeguato a quello provinciale tramite una riduzione del consumo di suolo previsto: «Secondo la norma – ha aggiunto Lamperti – dovremmo eliminare circa il 3% dei 435.000 metri quadri di possibile sviluppo in quanto il piano Colombo ha sfrondato oltre un milione di metri cubi. Ne taglieremo di più in quanto punteremo sulla rigenerazione» e la sostituzione dei vecchi edifici con altri che garantiscano il risparmio energetico.
Monza verso la variante al Pgt: agevolazioni a chi recupera aree dismesse
Chi recupererà le aree dismesse potrà contare su alcune premialità che renderanno economicamente sostenibili i cantieri. Le vecchie fabbriche dovranno trasformarsi «in opportunità per massimizzare gli interessi pubblici e fornire servizi culturali, abitativi, sportivi».
La giunta, ha proseguito l’assessore, punta a una politica dell’abitare che, anche con l’incremento dell’edilizia convenzionata, «non espella la classe media e i giovani che tengono in piedi la città» dal punto di vista economico, sociale e culturale.
Monza verso la variante al Pgt: il lavoro dei prossimi mesi
Nei prossimi mesi i tecnici redigeranno la carta del consumo del suolo, quella del rischio idrogeologico che negli ultimi anni è diminuito in seguito ad alcuni interventi sul Lambro, si concentreranno sugli aspetti paesaggistici, metteranno mano al documento di piano e al piano delle regole nel tentativo di semplificarle in modo «da fare chiarezza e ridurre la discrezionalità».
Monza verso la variante al Pgt: a breve la fase di partecipazione
Un primo «documento dettagliato» dovrebbe essere pronto entro l’estate e all’inizio dell’autunno potrebbe iniziare la redazione della variante: a breve l’amministrazione aprirà la fase di partecipazione e convocherà ai tavoli gli ordini professionali, le associazioni di categoria, i sindacati e le realtà ambientaliste.
«Tante cose del Pgt attuale non ci piacciono – ha precisato Lamperti – ma ci muoviamo nell’ambito delle regole: non possiamo, come sostiene qualcuno, semplicemente cancellare qualche frase dal testo. Dobbiamo adeguarlo alle mutate esigenze di Monza».