Una mattinata per parlare del masterplan del parco di Monza, di quello che almeno ad oggi si è potuto sapere sul documento di indirizzo che dovrebbe scrivere il futuro di parco e villa per i prossimi decenni. Se ne è parlato sabato 27 maggio, nell’aula magna del liceo artistico Nanni Valentini di Villa Reale, in un incontro promosso dal Comitato per il parco e dalla rete di diciotto Comitati ambientalisti, nati in questi anni intorno ai quartieri e di cui fanno parte anche il circolo Legambiente e Italia Nostra.
Parco di Monza: le perplessità di Montrasio
«Il masterplan è stato consegnato dai progettisti in ottobre -spiega Bianca Montrasio, portavoce del Comitato per il Parco– e ancora non viene reso pubblico. Perché? Dopo numerose indiscrezioni sulla stampa è venuto il momento di aprire il dibattito in città». Tra i relatori Giacomo Correale che ha trattato la visione di insieme che emerge dal piano, Bianca Montrasio che si è soffermata sugli aspetti specifici, mentre Giorgio Majoli si è occupato della parte urbanistica. «Le indiscrezioni -spiega Montrasio– ci preoccupano. Ne esce un parco che pare più un Bois de Boulogne parigino che un parco storico, l’aspetto sportivo prevale sull’aspetto culturale che è la peculiarità del parco». La controproposta dei comitati è invece contenuta in uno studio fatto dall’architetto Benevolo ai tempi della redazione del Pgt insieme a Marco De Vico Fallani: «Uno studio -ricorda Montrasio– che metteva in discussione la permanenza stessa del Golf nel parco e le sopraelevate».
Parco di Monza: la replica del sindaco Pilotto
Al dibattito sono stati invitati l’assessore al Parco Arianna Bettin che ha fatto sapere di non riuscire ad esserci, il direttore del Consorzio e il sindaco e Presidente del Consorzio Paolo Pilotto. Proprio il sindaco commenta l’iniziativa e aggiorna sullo stato dell’arte: «Con il mondo ambientalista ho sempre lasciato la porta aperta, dispiace invece constatare che abbiano deciso di comunicare via pec -spiega-: con una telefonata i promotori avrebbero saputo che siamo ad un passo dal presentare in modo ufficiale quella che è una bozza avanzata del masterplan. Molto di ciò che aveva suscitato perplessità e critiche dalle indiscrezioni uscite non c’è più». Per il sindaco i tempi questa volta sono certi: «Il consiglio di gestione si riunirà tra fine maggio e inizio giugno e abbiamo chiesto che si apra la fase di comunicazione e di partecipazione. Saranno coinvolti tutti gli stakeholder, Camera di Commercio e Assolombarda che aderiscono al Consorzio, la Provincia, i sindaci, le associazioni, i semplici cittadini per raccogliere osservazioni e suggerimenti: una fase che si dovrebbe chiudere con la fine dell’estate».
Parco di Monza: le anticipazioni sul progetto
Nel frattempo, il sindaco ribadisce quanto è già stato tolto dal masterplan: la prevista cittadella dello sport intorno alla piscina sarà molto depotenziata, niente campi da padel perché c’è tanta offerta anche fuori dal parco. «Stiamo ripensando anche alle concessioni -ha concluso-: non è detto che debbano esserci solo bar e ristoranti, anche se sono un servizio importante per i cittadini, ma accanto alla ristorazione alcuni luoghi potrebbero avere funzioni aggiuntive. Cascina del Sole potrebbe offrire anche un servizio di tipo sociale, la torretta potrebbe diventare un luogo per esposizioni botaniche con un bar annesso. Il tema della gestione è centrale perché 55 milioni non bastano per la gestione del parco, bisogna che ci sia il modo di autosostenersi con accordi anche con il privato a cui potremmo affidare in concessione non più il bene, ma solo il servizio».