Monza: approvato il masterplan della Reggia, ecco le proposte e i progetti

Approvato il "piano regolatore" di Villa reale e Parco: la presentazione a palazzo Lombardia. "Non sarà un lunapark".
La presentazione del masterplan della Reggia di Monza
La presentazione del masterplan della Reggia di Monza Fabrizio Radaelli

La nebbia che avvolgeva il masterplan di Villa reale e Parco si è diradata: il documento che fissa le strategie di valorizzazione della Reggia  è stato approvato mercoledì dal collegio di vigilanza dell’accordo di programma e può essere consultato sul sito della Reggia.

La mappa dei progetti avallata dalla Regione e dai comuni di Monza e Milano indica le riqualificazioni che dovranno essere avviate nella fase 2, già finanziata con 32.300.000 euro dal Pirellone, che si affiancheranno a quelle in parte realizzate con i 23.600.000 euro della prima fase. Il nuovo elenco comprende interventi nel corpo centrale della Villa e al Serrone, la messa in sicurezza dell’ala nord, il restauro della rotonda dell’Appiani, la manutenzione straordinaria dei Giardini reali (con un occhio di riguardo al progetto asburgico dove possibile), di quello all’inglese, del laghetto, del roseto, dell’avancorte, della corte d’onore, il recupero di alcune zone verdi, delle porte principali, delle cascine Bastia e del Sole o, in alternativa, del San Fedele.

Masterplan della Reggia: “Nessun lunapark”

I primi cantieri dovrebbero partire nei prossimi mesi, ha affermato il sindaco  (nonché presidente della Reggia) Paolo Pilotto durante la presentazione del documento avvenuta in Regione, ma occorrerà un decennio perché tutti siano completati. I tempi saranno più lunghi per la riqualificazione dell’ala nord, del Mirabello, del Mirabellino, delle cascine e dei mulini per i quali servirebbero almeno 40 milioni che, al momento, nessuno ha stanziatoQuesti progetti – ha commentato Pilotto – dovrebbero fugare i timori» degli ambientalisti e di alcune forze politiche secondo cui il polmone verde rischia di essere trasformato in un lunapark.

«Non ci sarà nessuna cittadella dello sport – ha assicurato Pilotto – verrà ripristinata la piscina all’aperto, senza sovrastrutture» e «al massimo sarà attrezzato un campo per la pallavolo. Non ci sarà nessuna schiera di campi da paddle».

Masterplan della Reggia: il potere di Aci

Il Comune non pare intenzionato a dichiarare guerra né al Golf club, né all’autodromo: «Il potere contrattuale di Aci Italia – ha ammesso il primo cittadino – è superiore al nostro» ma la regia pubblica dovrebbe garantire «l’integrità del bene Parco-Villa-giardini». Nero su bianco, il masteplan esclude la messa in discussione dei due impianti sportivi.  Nei prossimi anni, ha aggiunto Pilotto, il Consorzio dovrà tentare di favorire l’autonomia finanziaria del complesso.

Tra i primi elementi che possono essere evidenziati, il futuro del Serrone, destinato a “welcome wing”, ala di benvenuto:  una destinazione “integrata ad al tre funzioni didattico-espositive e di supporto ai visitatori. Tra queste funzioni di supporto è presente una parte dedicata alla ristorazione” oltre a info point, accoglienza, “rental”, cioè noleggio.  Cascina Bastia, poco oltre l’ingresso da Porta Monza, è pensato come “hub” di accoglienza per l’intero complesso, con servizi per i visitatori  (e terminal del servizio  trasporti). 

La governance, cioè il sistema di gestione: non ci sono posizioni precise, ma il masterplan ricorda che lo statuto è in scadenza e va rivisto (e ripensato) così come le concessioni maggiori (autodromo, golf, eventualmente centro Rai) in cui ricavi “vanno massimizzati”.  Tra le proposte l’indagine sulle fondazioni (anche bancarie) anche se i redattori hanno ammesso che il caso territoriale non è sovrapponibile a quello di Venaria in Piemonte con Intesa Sanpaolo, ma suggerisce anche istituzioni  private e le casse del ministero. (“Così come avviene per il Consorzio di Venaria Reale, che oggi raggiunge circa 1-1,5 milioni di euro l’anno” di trasferimenti statali). 

Masterplan della Reggia: l’agricoltura

La presentazione del masterplan della Reggia di Monza
La presentazione del masterplan della Reggia di Monza

In più l’agricoltura: il masterplan indica come strada percorribile la rivalutazione di aree come spazi di coltivazione, che “creeranno un impatto positivo sia dal punto di vista produttivo, ma soprattutto sull’assetto paesaggistico del parco. Si riprodurranno così ambienti na- turali differenti migliorando allo stesso tempo la proposta ricettiva”. E ancora: “L’attività dovrebbe  avere un tipo di retribuzione diretta poiché non autosostenibile con i soli ricavi della vendita dei prodotti”.

«Per la nostra giunta – ha dichiarato il presidente lombardo Attilio Fontana in un videomessaggio – il Parco e la Villa reale sono un punto di riferimento importante e un futuro modello di sviluppo territoriale» da valorizzare. Ieri è scattata una nuova fase di consultazione che proseguirà per circa un mese durante la quale chiunque potrà presentare le proprie osservazioni: giovedì 8, alle 18 nell’aula magna del Nanni Valentini, il masterplan sarà illustrato al pubblico. Poi il 21 è in programma una giornata di co-progettazione alla quale è necessario iscriversi.