Monza, Piffer dopo il ballottaggio: «Civicamente continuerà con la minoranza»

Paolo PIffer disegna il futuro di Civicamente dopo il ballottaggio perso da Allevi con cui si era apparentato.
Il consigliere comunale Paolo Piffer
Il consigliere comunale Paolo Piffer Fabrizio Radaelli

Cita l’ex ministro Rino Formica per ricordare subito che “La politica è sangue e merda“. Ma il discorso si sposta subito sull’attualità per dire che «Civicamente per i prossimi cinque anni sarà seduta sui banchi della minoranza e continuerà a indirizzare e controllare l’attività amministrativa con ancora più convinzione». Lo assicura Paolo Piffer dopo il ballottaggio che si è chiuso con la sconfitta di Dario Allevi a cui la formazione si è apparentata con una decisione non condivisa, né compresa, da molti suoi sostenitori

Monza, Piffer dopo il ballottaggio: «Scelta più difficile e coraggiosa politicamente»

«Dopo 10 anni di neutralità – commenta Piffer – nonostante li avessimo preparati da mesi a un’eventualità di questo tipo, era scontato. Ci siamo trovati a scegliere tra i due candidati sindaci più votati dai monzesi, due rappresentanti di partiti che abbiamo aspramente criticato».
«Per molti – aggiunge – è stata una scelta opportunistica, in realtà è stata quella più difficile e coraggiosa politicamente perché più complicata da spiegare». Chi l’ha osteggiata, secondo l’ex candidato sindaco, avrebbe potuto ricredersi vedendo all’opera Civicamente nella giunta guidata da Allevi. 

Monza, Piffer dopo il ballottaggio: «Ci aspetta un grande sfida e la strada è in salita»

«Purtroppo – commenta – qualcosa è andato storto e nessuno avrà mai la certezza di come sarebbero andate le coseChi ha sostenuto che la decisione fosse solo frutto di un ragionamento sulle probabilità di vittoria non conosce Monza e i monzesi. La storia ci insegna che il secondo turno è sempre un’altra partita. Ci siamo permessi di dare per la prima volta un’indicazione di voto con la consapevolezza di avere un elettorato libero che mai avrebbe votato per disciplina di partito. Alcuni ci hanno creduto e seguito e altri no, l’astensionismo così alto rende quasi impossibile sapere con certezza il reale rapporto di questa dinamica».

È difficile, riflette Piffer, comprendere quanti consensi abbia perso Civicamente ma, in vista delle elezioni del 2027 «ci aspetta una grande sfida e la strada è in salita».