Elezioni a Monza: perché Paolo Piffer ha scelto Allevi, “da Pilotto incertezza e fragilità”

È una scelta coraggiosa sia per Civicamente che per Dario Allevi: Paolo Piffer lo ha ribadito più volte durante la conferenza stampa con cui ha annunciato l'apparentamento con il centrodestra.
Paolo Piffer Civicamente
Paolo Piffer Civicamente

È una scelta coraggiosa sia per Civicamente che per Dario Allevi: Paolo Piffer lo ha ribadito più volte durante la conferenza stampa con cui ha annunciato l’apparentamento con il centrodestra. Domenica 26 al ballottaggio voterà per il sindaco uscente: per lui, in caso di conferma si spalancheranno le porte della giunta con deleghe che potrebbero comprendere l’innovazione, la trasparenza, il carcere, le politiche sociali e giovanili.

La scelta di Piffer: le motivazioni in conferenza stampa

«Ho incontrato entrambi i candidati – ha spiegato – Allevi mi è sembrato più credibile: ho colto da parte sua un sincero interesse a lavorare con me a prescindere dall’aspetto elettorale» con una progettualità che potrebbe protrarsi nel tempo. 
«Ho percepito – ha aggiunto – una sicurezza nel gestire gli equilibri della maggioranza che potrebbero essere disturbati» dal suo ingresso in coalizione.

Piffer non ha riscontrato lo stesso piglio in Paolo Pilotto: «È una persona che può dare un contributo importante alla città – ha commentato – ma ho rilevato una incertezza e una fragilità» nel governare uno schieramento eventualmente allargato alla civica.

La scelta di Piffer: le prospettive

La coabitazione con i suoi nuovi alleati «non sarà facile» e, ha anticipato, Carmen Falcone e Riccardo Motta che entreranno in consiglio comunale in caso di vittoria del centrodestra continueranno a impegnarsi «in perfetto stile Civicamente non obbedendo a tutti i costi» agli ordini di scuderia.

«Non ci spaventa – ha proseguito – sederci al tavolo con partiti che hanno sensibilità molto diverse dalla nostra e, del resto, i monzesi non sono pronti ad affidare la gestione della città a una lista civica». L’apparentamento, in caso di vittoria di Allevi, segnerà «la crescita e la valorizzazione della formazione che potrà mettere a frutto le competenze» maturate in dieci anni.

La scelta di Piffer: gli elettori

Il matrimonio non sarà facilmente digerito da tutti i 2.562 elettori, pari al 5,78%, che domenica 12 hanno votato per lui: «Una parte – ha ammesso – avrebbe voluto che rimanessimo da soli mentre un’altra parte avrebbe preferito un’alleanza con il centrosinistra. Non saranno felicissimi nemmeno +Europa e Volt che ci hanno appoggiato: riscatteremo la loro delusione lavorando per il bene della città con i fatti».

«Nel confronto – ha dichiarato Paolo Pilotto – abbiamo posto come dato di partenza il programma: quello di Civicamente e il nostro sono in molti punti sovrapponibili. Rimango perplesso dal fatto che le idee contino così poco e ci si orienti in base alle sensazioni: il centrodestra si presenta in continuità con quanto ha fatto in cinque anni sulla pianificazione urbanistica, la partecipazione, i rifiuti, la sicurezza che Piffer ha molto spesso criticato».