Al loro arrivo i carabinieri, appena scesi dall’auto, hanno udito le grida di aiuto provenire dalla abitazione. Erano quelle di una donna, una 23enne: appena i militari hanno fatto irruzione nella casa l’hanno trovata sul letto, in camera, con un uomo intento a bloccarle le braccia per impedirle di muoversi. Sul volto, dicono i militari, aveva dei “segni evidenti, graffi, e un occhio tumefatto“.
Giussano, botte alla giovane compagna, l’allarme della vicina
La donna, di origine albanese, avrebbe raccontato di essere stata picchiata e, nonostante il tentativo di scappare dall’abitazione, costretta a rimanere in camera da letto. Sarebbe stato l’epilogo di una lite scaturita da futili motivi dopo una discussione con il presunto aggressore, il suo compagno, e la madre di lui, anch’essa pare presente in casa. La 23enne sarebbe stata ripetutamente aggredita con violenti schiaffi al volto e percosse sul resto del corpo. Una aggressione durata diversi minuti e interrotta solo quando una vicina, sentite le urla della donna, ha chiamato i carabinieri. E’ accaduto sabato 11 giugno attorno alle 13 a Giussano. Sul posto si è portata una gazzella del radiomobile della compagnia di Seregno.
Giussano, botte alla giovane compagna, l’uomo arrestato
Salite di corsa le scale, i militari hanno raggiunto un appartamento al primo piano dove, trovando la porta già aperta, hanno fatto irruzione. All’interno, in una stanza, hanno trovato l’uomo intento a bloccare sul letto una donna, tenendole entrambe le braccia e impedendole di muoversi. I militari l’hanno subito bloccato e portato in un’altra stanza, liberando la ragazza soccorsa poco dopo da personale del 118 e portata al pronto soccorso dell’ospedale San Gerardo di Monza dove è stata medicata e dimessa con sette giorni di prognosi per le contusioni multiple riportate sul volto e sul corpo. L’uomo, un coetaneo albanese, operaio, è stato arrestato per maltrattamenti contro conviventi e lesioni personali e portato in carcere a Monza.