Angelo Sticchi Damiani, presidente di Aci, ha parlato di “acciacchi”. L’autodromo di Monza ha cento anni e ha bisogno di un lifting. Una serie di lavori di cui si parla da tempo, ma che finora non hanno mai preso il via. Il numero uno di Aci, negli ultimi anni, ha sempre ribadito la necessità di trovare finanziamenti per mettere in sicurezza il circuito, renderlo più moderno, adeguarlo alle richieste di F1 in vista del rinnovo del contratto nel 2025. Quest’anno i soldi ci sono: tra Regione e Governo c’è la sicurezza di avere 70 milioni di euro, una buona fetta dei 90 milioni di cui si è sempre parlato illustrando il progetto.
Autodromo di Monza, previsti tre sottopassi ecco dove
Cosa serve? In primis i nuovi sottopassi ciclo pedonali, perché oggi a Monza le auto e i tir in ingresso nei giorni del Gp convivono con i pedoni e i ciclisti. Il piano prevede tre sottopassi : uno all’uscita della Parabolica, uno sotto il rettifilo e infine sotto la Variante Ascari. Tra le urgenze c’è anche il rifacimento del manto stradale che però deve trovare tempi e modalità per non bloccare del tutto l’attività del circuito. Il “lifting” al circuito centenario per transitarlo nel suo secondo secolo di vita comprende anche la riqualificazione delle tribune, una nuova area box, la ristrutturazione dei vecchi uffici, la riqualificazione del viale d’accesso e dell’anello ad alta velocità.
Autodromo di Monza, inizio lavori: cosa manca
«Siamo pronti per affidare l’appalto per la progettazione definitiva delle opere più urgenti– spiega il direttore del circuito Alessandra Zinno– sicuramente le priorità sono i sottopassi carrabili e ciclopedonali e il rifacimento della pista. Quello che ci sta a cuore è la sicurezza degli spettatori e dei piloti». Angelo Sticchi Damiani ha annunciato un possibile inizio lavori per gennaio, ma il presidente di Sias, Giuseppe Redaelli, è più prudente: «I sottopassi non potranno essere realizzati per il prossimo Gp, ma saremo pronti per il 2024 che sarà un anno importante». Nel 2025 scade la convenzione con Formula 1 per tenere a Monza il Gp e questi sono lavori richiesti e da cui non si può prescindere. Anche il Prefetto di Monza, Patrizia Palmisani, nella conferenza stampa post GP, ha ribadito la necessità di migliorare il deflusso del pubblico nel dopo gara e di differenziare i percorsi tra auto e pedoni.
Autodromo di Monza: mai più un altro caso “Fan Zone”
I tempi di realizzo si annunciano lunghi: «Dobbiamo seguire il codice degli appalti-prosegue Zinno- e poi bisogna fare i conti con gli impegni del circuito che non può fermare l’attività. Il rifacimento del manto stradale di per sé non è un lavoro lungo, ma bisogna trovare il momento per farlo senza bloccare tutto». Inoltre l’impianto è in un’area verde sottoposta a vincolo ambientale. Ogni opera dovrà essere autorizzata e passare al vaglio degli enti preposti (Comune di Monza, Consorzio, Soprintendenza, Parco Valle Lambro). Dopo la vicenda “Fan Zone” con il balletto di sequestri e dissequestri cambierà il modo di lavorare. Lo ha detto chiaramente il sindaco: «Bisogna procedere insieme condividendo le scelte in modo da arrivare alle autorizzazioni senza sorprese».