Casa e ospedale di comunità a Monza: il progetto del San Gerardo in via Solferino, nuova struttura sulla ex casa Fossati

Casa e ospedale di comunità di Monza sulle ceneri della ex casa Fossati nel vecchio ospedale di via Solferino: 8 milioni di euro, 645 giorni di lavori.
Monza ex casa Fossati
Monza ex casa Fossati Fabrizio Radaelli

La casa e l’ospedale di comunità di via Solferino sorgeranno sulle ceneri della ex casa Fossati: la demolizione della struttura fatiscente all’interno del complesso del Vecchio ospedale e la costruzione della nuova richiederanno 645 giorni e una spesa attorno agli 8 milioni di euro, finanziata dal Pnrr.

Casa e ospedale di comunità a Monza: lo studio di fattibilità per la sede

Le stime sono contenute nello studio di fattibilità economico finanziaria presentato dall’irccs San Gerardo e dalla Regione: l’ex casa Fossati, benché sia stata realizzata nel 1927 non è tutelata dalla Sovrintendenza che, invece, ha vincolato parecchi padiglioni del comparto quasi completamente dismesso. L’edificio a due piani in cui erano ricoverati i malati cronici è stato ampliato nel ’32, nel ’38 e nel ’48: è abbandonato dal 2009 e, si legge nella relazione che accompagna il disegno, i bagni e gli impianti elettrici sono stati vandalizzati mentre quelli termici sono stati «saccheggiati».

Un eventuale adeguamento richiederebbe notevoli investimenti: i tecnici hanno quindi, optato, per la demolizione e la costruzione di un nuovo fabbricato di un solo piano che, in futuro, potrebbe essere rialzato. Lo stabile ospiterà sia la casa che l’ospedale di comunità a cui, in caso di ampliamento, potrebbero aggiungersi il poliambulatorio e l’unità di neuropsichiatria infantile ora collocati in altri padiglioni.

Casa e ospedale di comunità a Monza: numeri e mappa della struttura

L’ospedale di comunità sarà costituito da sedici camere in grado di accogliere trenta pazienti, dalla sala da pranzo, dalla tisaneria, dalla palestra per la riabilitazione, dal locale per le medicazioni e da quello per il ricovero delle salme. La casa, organizzata attorno alle aree di attesa e di accettazione, sarà dotata del servizio di assistenza domiciliare, degli ambulatori dei medici di medicina generale, degli psichiatri, degli specialisti, degli infermieri, del punto prelievi, della guardia medica.

Casa e ospedale di comunità a Monza: botta e risposta della politica

Il progetto non convince l’ex consigliere regionale pentastellato Marco Fumagalli: «Un mio ordine del giorno approvato all’unanimità dall’assemblea lombarda – afferma – chiedeva il varo di una struttura il più possibile innovativa in cui avviare anche servizi di prevenzione. Qui, invece, ci si è limitati a fare il compitino progettando un presidio insufficiente per la popolazione di Monza. Si potrebbero spendere 10 milioni, dato che le risorse del Pnrr avanzeranno, costruendo subito il secondo piano e aumentando il numero dei servizi. Rischiamo di perdere un’occasione che non capiterà più per i prossimi cento anni».
Al secondo piano, ipotizza, potrebbero essere attrezzati una vasca per la riabilitazione in acqua e ambulatori chirurgici per i piccoli interventi. Il M5S, aggiunge, continuerà a tenere alta l’attenzione sull’Ospedale Vecchio in consiglio regionale.
«Non capisco – replica l’assessore al welfare Egidio Riva in base a quali dati Fumagalli dica che la casa e l’ospedale di comunità non saranno commisurati alle necessità. La dislocazione è legata al numero dei residenti: io, oltretutto, non posso chiedere altri fondi del Pnrr solo perché qualcuno non li utilizzerà».