Monza, la nuova intesa per via Solferino: come cambierà l’ospedale vecchio

Come sta per cambiare il vecchio ospedale di Monza in via Solferino: i carabinieri coabiteranno con gli operatori sanitari.
Ospedale via Solferino
Ospedale via Solferino Fabrizio Radaelli

I carabinieri coabiteranno con gli operatori sanitari all’interno del vecchio ospedale di Monza: il futuro assetto della struttura di via Solferino è stato illustrato al consiglio comunale dal sindaco Paolo Pilotto.

Monza, la nuova intesa per via Solferino: destinazione quasi completamente pubblica

«Negli ultimi mesi – ha spiegato – si sono svolte molte segreterie tecniche e nella recente riunione del collegio di vigilanza è stato raggiunto l’orientamento praticamente definitivo sul complesso da anni in progressiva dismissione».

Il comparto avrà una destinazione quasi completamente pubblica: «Un’area non insignificante – ha affermato il primo cittadino – sarà riservata al comando provinciale dei carabinieri che oggi è costretto nel contesto iper angusto di via Volturno» dove è sacrificato in termini di spazi e di operatività. La sede di Monza dell’Arma, ha proseguito Pilotto, è fondamentale «sia per gli addetti sia dal punto di vista della recettività in quanto è aperta 24 ore al giorno».

Monza, la nuova intesa per via Solferino: la parte a sinistra dell’ingresso

La parte sinistra del polo, che si stende dall’ingresso di via Solferino fino al confine dell’area, sarà occupata dalle strutture sanitarie: « – ha continuato l’amministratore – saranno collocate la casa di comunità centrale della città, quella che avrà il massimo orario di apertura, e l’ospedale di comunità».
I due presidi potrebbero essere allestiti in locali nuovi realizzati sulle ceneri dei vecchi padiglioni che saranno demoliti: in quella zona proseguirà la sua attività l’Arpa e, probabilmente, sarà trasferita la nuova sede dell’Ats.

Monza, la nuova intesa per via Solferino: da via Magenta al Villoresi

La cortina di edifici che si snoda dall’accesso laterale di via Magenta, dall’altezza della chiesetta tutelata dalla Sovrintendenza, e arriva al canale Villoresi sarà ceduta «senza oneri» dall’irccs San Gerardo al Comune. Una parte di quegli immobili dovrà essere «trattata con particolare attenzione» in quanto sottoposta a vincolo ambientale mentre per la rimanente l’amministrazione, che dovrà valutare se riunirvi gli uffici ora decentrati in stabili in affitto, potrà avere un margine di manovra più ampio.

Monza, la nuova intesa per via Solferino: logica di aiuto tra diversi enti

La ripartizione degli spazi, ha commentato Pilotto, è avvenuta nella logica dell’aiuto tra i diversi enti: «Noi – ha aggiunto – stiamo intervenendo in favore della salute dei cittadini» offrendo al San Gerardo la possibilità di utilizzare per trent’anni i locali di via Borgazzi e di piazza Cantalupo in cui attrezzare le case di comunità.
I dirigenti dell’Irccs potrebbero provare a cedere una piccola parte del comparto vasto 60.000 metri quadri a operatori privati interessati a costruire edifici residenziali con l’obiettivo di incassare le risorse da destinare ai progetti di adeguamento e di riqualificazione in via Solferino e all’ospedale Nuovo.