Monza: spunta il cartello in via Solferino, ma la Casa di comunità arriva nel 2024

L’ospedale Vecchio di via Solferino a Monza si prepara (lentamente) a ospitare la nuova casa della comunit prevista della riforma sanitaria. Nel 2024.
Monza via Solferino ospedale vecchio
Monza via Solferino ospedale vecchio

L’insegna che all’ospedale Vecchio da qualche giorno indica la presenza della casa di comunità l’hanno notata parecchi monzesi: oltre alla targa, però, le informazioni sulla sua apertura sono ancora poche.

Monza: spunta il cartello in via Solferino, attività entro la fine dell’anno in alcuni locali

Le attività, spiegano dalla direzione del San Gerardo, partiranno entro la fine dell’anno in locali che solo «parzialmente» ospiteranno la sede definitiva: la struttura dovrebbe infatti spostarsi una volta terminati i lavori di adeguamento di altri immobili del complesso di via Solferino che, a causa dei vincoli architettonici, dovrebbero concludersi entro il 2024. Nello stesso anno dovrebbe diventare operativo anche l’ospedale di comunità che l’affiancherà.

Monza: spunta il cartello in via Solferino, da definire la collocazione delle altre due previste

Rimane, invece, da definire la collocazione delle altre due case di comunità previste a Monza: una dovrebbe essere allestita in zona Cederna, ma non nell’edificio pubblico che sarà costruito dall’operatore che sta riqualificando il comparto dell’ex cotonificio. La giunta Pilotto ha, infatti, proposto alla Regione una soluzione differente rispetto a quella prospettata dall’amministrazione Allevi e ha suggerito una destinazione alternativa anche per la terza, immaginata dal centrodestra in una porzione dell’ex commissariato di viale Romagna.

Sulle nuove ipotesi le bocche rimangono cucite sia in Comune che al San Gerardo: «Aspettiamo il parere della Regione – afferma l’assessore al Welfare Egidio Riva – prima di avviare i lavori dovremo firmare la convenzione. Mi auguro che la campagna elettorale non rallenti le decisioni». Il via libero dal Pirellone, secondo i vertici dell’ospedale, dovrebbe arrivare «a breve».

Monza: spunta il cartello in via Solferino, poi la fase della ricerca di personale

Una volta chiusi i cantieri si dovrebbe aprire la fase più complicata: quella legata all’individuazione di medici, infermieri e operatori sanitari che dovranno far funzionare i presidi. Finora, infatti, le poche strutture già inaugurate sembrano poco più che scatole vuote a causa della carenza di personale. Poco dopo il taglio del nastro, peraltro, le tre case di Monza e quella di Brugherio oltre all’ospedale di comunità dovrebbero passare alle dipendenze dell’azienda ospedaliera di Vimercate perché, in seguito alla trasformazione in Irccs, il San Gerardo non potrà gestire ambulatori decentrati sul territorio. Il processo è stato anticipato il mese scorso dal direttore generale dell’asst monzese Silvano Casazza all’assemblea dei sindaci brianzoli.

«Abbiamo chiesto alla Regione – ha precisato – di poter mantenere alcuni servizi distaccati per garantire la continuità delle cure. Vorremmo proseguire le attività esterne di psichiatria, neuropsichiatria infantile, dei consultori e della specialistica ambulatoriale». In ogni caso, ha chiarito, per i cittadini non cambierà nulla.