Carenza di medici di base anche a Monza: i sostituti si trovano, ma fuori città

Da qualche giorno anche i monzesi sono costretti a cercare il medico di famiglia in altri Comuni.
Medico di famiglia
Medico di famiglia Fabrizio Radaelli

Da qualche giorno anche i monzesi sono costretti a cercare il medico di famiglia in altri Comuni: il fenomeno è stato denunciato nei giorni scorsi in Villa reale dal sindaco Paolo Pilotto che ha raccolto le segnalazioni di alcuni cittadini. La carenza di camici bianchi è peggiorata nelle ultime settimane a causa dei recenti pensionamenti e anche a Monza, ha affermato l’amministratore, si moltiplicano le difficoltà nel trovare un sostituto e si acuiscono i disagi che da parecchi anni colpiscono i pazienti in molte zone della Brianza così come avviene nel resto della Lombardia.

Carenza di medici di base anche a Monza: la replica di Ats

«La situazione di Monza – replicano dall’Ats – è molto migliore rispetto a quella di altre città: ci sono ancora medici che non hanno esaurito il massimale degli assistiti» e che possono essere individuati tramite il servizio di scelta e revoca dei dottori.

«Il passaggio a sanitari di altri Comuni – aggiungono dall’Agenzia di tutela della salute – potrebbe essere dovuto a esigenze di comodità delle singole persone» che, magari, abitano al confine con altri centri.

Carenza di medici di base anche a Monza: ma non sono stati attivati gli ambulatori temporanei

Il segnale che nel capoluogo brianzolo la carenza di camici bianchi è meno grave che altrove sarebbe dimostrata dalla mancata attivazione degli ambulatori medici temporanei in cui sono presenti a rotazione operatori che forniscono la loro disponibilità per prescrivere ricette e visite specialistiche a chi è rimasto senza medico titolare.

«È l’ultima carta che giochiamo – commentano da Ats – prima cerchiamo i sostituti a chi ha lasciato l’incarico, poi verifichiamo se i loro colleghi hanno posti disponibili, quindi tentiamo di aumentare i massimali» degli assistiti.

Carenza di medici di base anche a Monza: “Non ancora a questo stadio”

Solo se anche queste misure non si rivelano sufficienti a garantire il servizio a tutti i cittadini vengono istituiti gli ambulatori temporanei che funzionano come una sorta di guardia medica diurna: «A Monza – aggiungono – non siamo ancora arrivati a questo stadio».

La situazione è, comunque, più che difficile ed è destinata ad aggravarsi come testimoniano i dati forniti alcune settimane fa proprio da Ats: lo scorso luglio tra le province di Monza e di Lecco erano 18.898 le persone rimaste senza medico di base ma il numero era schizzato a quasi 47.000 a novembe e, secondo le stime, a 57.677 a dicembre. La cifra è destinata a lievitare ulteriormente dato che a gennaio dovrebbero salire a 32 i posti vacanti a causa del pensionamento di altri dieci dottori.