Animali: abbandoni tutto l’anno, mascherati da “non posso più”

La nuova campagna nazionale di Enpa contro l’abbandono estivo degli animali e il fenomeno in crescita al rifugio di Monza: gli abbandoni mascherati.
Doghini
Doghini Annamaria Colombo

Lasciati in mezzo alla strada o in aperta campagna, legati a un palo o a una fermata dell’autobus: abbandonati come fossero oggetti, rifiuti – quando invece “hanno paura, soffrono e cercano amore”, come sottolinea la nuova campagna nazionale di Enpa contro l’abbandono estivo degli animali. Di episodi così, per fortuna, «nel nostro territorio» – vale a dire i diciotto comuni della provincia Mb con cui la sezione locale di Enpa collabora – se ne contano sempre meno, anche perché «grazie al microchip, da anni obbligatorio per legge, è possibile risalire al proprietario circa nel 90% dei casi».

Animali: abbandoni tutto l’anno, tra le motivazioni dal trasferimento ai problemi economici

Il problema, però, non è risolto: è un’altra forma di abbandono, che il presidente di Enpa Mb Giorgio Riva definisce «mascherata», quella che ora, purtroppo, va per la maggiore.

«Le richieste di cessioni di cani al nostro rifugio sono in costante aumento. Come se lasciare un cane, o un altro animale, perché a ben vedere il fenomeno riguarda un po’ tutti gli animali domestici, qui da noi, in un luogo sicuro, costituisca, diciamo così, un abbandono un po’ meno abbandono. Ovviamente le cose non stanno in questi termini». Le richieste di cessione arrivano in via San Damiano accompagnate dalle motivazioni più svariate: un trasferimento all’estero, una separazione, problemi economici. Enpa Mb le vaglia tutte e per ognuna cerca, quando possibile, di trovare una soluzione alternativa.
«Sono le difficoltà nella gestione degli animali a generare in maggior numero di richieste: riguardano pitbull, amstaff e loro incroci, molossoidi in generale, che si ritrovano nelle mani di persone che non sanno prendersene cura in maniera adeguata, perché li hanno adottati con superficialità e, spesso, anche da persone sbagliate», come, ad esempio, da chi vende online cucciolate casalinghe.

Animali: abbandoni tutto l’anno, al rifugio Enpa di Monza circa 50 cani

Attualmente il rifugio di via San Damiano ospita una cinquantina di cani: la maggior parte sono proprio questi esemplari «difficili», a cui ultimamente si è aggiunto anche qualche lupo cecoslovacco.

«Devono essere sistemati in box singoli: richiedono a noi tanto impegno in termini di rieducazione e tendono comunque ad avere meno possibilità di essere adottati»: questa tendenza, spiega Riva, fa sì che il canile sia costretto ad abdicare, almeno in parte, a quella che è la sua funzione primaria, vale a dire l’accoglienza e il ricovero di cani randagi, per prendere invece in carico più che altro di cani ceduti, come dimostrano anche i dati raccolti dalla onlus negli ultimi anni.

Animali: abbandoni tutto l’anno, i numeri dell’Enpa

In questo primo semestre 2025 il rifugio ha già ricevuto 25 richieste di cessione: nel 2021 erano state 24. Il loro aumento è stato costante: 26 le richieste del 2022, 31 quelle del 2023 e 50 del 2024 (dato, quest’ultimo, in linea con le attuali rilevazioni). E i cani effettivamente ceduti sono passati dai 45 del 2021 ai 68 del 2024. Un ulteriore confronto con gli anni passati permette di mettere questa dinamica ancora più a fuoco: nel corso del 2021 sono stati accolti 193 cani randagi, diminuiti a 169 nel 2022, 166 nel 2023 e 142 l’anno scorso. Da gennaio 2025 a oggi i cani accalappiati sono stati 53 e 14 quelli ceduti.

«Tradizionalmente giugno e luglio rappresentano i mesi più difficili: con l’arrivo delle ferie, il numero di affidi si abbassa. Anzi: nel mese che ci siamo da poco lasciati alle spalle abbiamo registrato da questo punto di vista un vero e proprio record negativo. Siamo in una situazione di stallo, che solitamente tende a sbloccarsi a partire dalla seconda metà di agosto, a ferie finite o quasi. Ricordiamo – conclude Riva – che l’abbandono di animali è un perseguibile penalmente: chiunque assista a un episodio del genere può denunciare i colpevoli chiamando il 118».