Monza, causa milionaria fra Reggia ed ex concessionario: la pace vale 60mila euro?

Il Consorzio Villa reale di Monza accetta la proposta del tribunale di fermare il processo con l'ex concessionario con un accordo di transazione.
La Villa Reale
La Villa Reale Fabrizio Radaelli

Potrebbero bastare meno di 80mila euro per chiudere la battaglia legale tra il Consorzio Villa reale e Parco di Monza e l’ex concessionario Nuova Villa reale spa. Sarebbe un sospiro di sollievo per la casse della Reggia, perché il privato, facendo causa tre anni fa, ha messo sul piatto una richiesta di 8.307.370 euro a titolo di indennizzo e di 1.632.634 euro a titolo di risarcimento del danno.
Insomma: 10 milioni di euro, di fronte ai quali nel corso degli ultimi anni il Consorzio ha fatto la formichina mettendo da parte a poco a poco un totale di 1,6 milioni di euro che verrebbero in larga parte, nel caso, svincolati per un diverso utilizzo.

Monza, causa milionaria fra Reggia ed ex concessionario: il verbale dell’assemblea del Consorzio

La notizia emerge ora da un vecchio verbale dell’assemblea del Consorzio, ma in realtà risale a metà novembre, quando i rappresentanti dei soci consortili hanno raccolto la proposta arrivata direttamente dal tribunale di Milano. Si tratta di un’ordinanza firmata dal giudice Borrelli, che lo scorso ottobre a invitato le parti a transare ai sensi art. 185 bis c.p.c. (codice di procedura civile, ndr), nei termini a seguito riportati: pagamento da parte di Nuova Villa Reale di Monza in favore del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza dell’importo di € 60.280,20, oltre interessi di mora; pagamento da parte di Nuova Villa Reale di Monza e del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza in favore della terza chiamata di un contributo per spese processuali di € 12.000,00 (oltre rimborso forfettario spese generali), a carico delle stesse nella misura della metà per ciascuno; abbandono del giudizio a spese compensate tra Nuova Villa Reale di Monza e Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, con rinuncia a ulteriori pretese per i titoli nello stesso dedotti”.

Monza, causa milionaria fra Reggia ed ex concessionario: il Consiglio di gestione

Il Consiglio di gestione della Reggia qualche settimana prima, dopo avere consultato il proprio collegio difensivo, “ha reputato opportuno accettare la proposta effettuata dal giudice Borrelli e ha demandato al direttore generale l’assunzione degli atti del caso”. Lo stesso direttore, Bartolomeo Corsini, ha dato il proprio nulla osta ad accettare la proposta che, beninteso, deve essere accettata anche dalla controparte.

Monza, causa milionaria fra Reggia ed ex concessionario: cronistoria

La partita si era aperta alla fine del 2020, quando la Reggia, dopo mesi di tensioni, aveva deciso di revocare la concessione per inadempienze. Il 22 dicembre 2022, il Consorzio si era poi costituito in giudizio “con comparsa di costituzione e risposta contestando la fondatezza delle pretese avversarie e domandando” di respingere le richieste perché ritenute infondate, quindi di ratificare la “risoluzione del contratto di concessione a seguito dell’esercizio della clausola risolutiva espressa da parte del Consorzio” oppure di accertarne la legittimità “per grave inadempimento”, si leggeva nei documenti dell’epoca.

In qualsiasi eventualità, la Reggia aveva a sua volta fatto i conti e chiedeva la condanna dell’ex concessionario “al pagamento dei canoni di concessione insoluti, pari a 60.280,20 euro, maggiorati degli interessi, al risarcimento del danno subito, quantificato in misura non inferiore a 2.422.625,87 euro oltre Iva e al risarcimento del danno conseguente all’interruzione illegittima della gestione delle opere oggetto di contratto”. Negli anni successivi all’apertura del contenzioso l’ex titolare di Nuova Villa reale spa, Attilio Navarra, aveva dichiarato di avere ceduto la società.
Al momento non sembra ci sia una risposta del privato alla proposta: la prossima udienza dopo un rinvio nelle scorse settimane è stata fissata a giugno.

L'autore

Libri, arte, gatti e sì, tanta (spesso troppa) cucina. Non solo quella redazionale. Tutto il resto è cronaca. Giornalista professionista, redattore, alla soglia dei trent’anni di Cittadino, ma solo perché ho iniziato giovanissimo. Con più di 125 anni di storia di Monza e Brianza da tramandare.