Una causa da 10 milioni di euro. Alla fine Attilio Navarra, il concessionario privato che avrebbe dovuto gestire il corpo centrale di Villa reale per vent’anni, ha presentato il conto. Un risarcimento danni quantificato in 10 milioni di euro.
La causa tanto annunciata è stata notificata al Consorzio di gestione all’inizio di marzo. Settanta pagine di citazione in giudizio e diversi allegati per raccontare quanto è stato fatto dal privato in sei anni di gestione e quanto – secondo Navarra – il Consorzio non ha fatto.
«Abbiamo ribadito quanto già espresso più volte – spiega Navarra – una lunga cronistoria, ma ora per me la questione è chiusa, sappiamo che sarà una causa lunga, ma sono fiducioso e se ne occuperanno gli avvocati».
Archiviato anche il passaggio di consegne Navarra si dice amareggiato: «È stato un passaggio lungo e deprimente era evidente la volontà del Consorzio di ampliare la lista dei rilievi, ma la Reggia è sotto gli occhi di tutti. Ora stiamo dialogando con altre amministrazioni, più illuminate che cercano la collaborazione del privato e non lo fanno scappare».
Per il direttore del Consorzio Giuseppe Distefano la causa notificata non aggiunge nulla di nuovo: «Lo story telling del Concessionario è sempre lo stesso, non abbiamo avuto novità-spiega- adesso organizzeremo la difesa e nomineremo gli avvocati. Durante il passaggio di consegne era nostro dovere verificare lo stato di tutto, il funzionamento degli impianti, lo stato di manutenzione della Reggia».
Alla base della causa c’è la mancata realizzazione del recupero delle altre ali della Villa prevista dal progetto Carbonara, ma anche l’assenza di una strategia di valorizzazione da parte del Consorzio, l’esclusione del Concessionario dagli eventi di Expo 2015 e la mancata realizzazione di un parcheggio adeguato ai servizi in Villa. Ora si guarda avanti con l’obiettivo di riaprire il prima possibile. Nell’attesa il Consorzio ha prorogato alcuni servizi, soprattutto legati al controllo del bene e alla pulizia e manutenzione.