Si dice «scosso e amareggiato» Attilio Navarra, il concessionario privato che ha realizzato i lavori di restauro in Reggia e avrebbe dovuto gestirla per altri 14 anni. Il 15 gennaio consegnerà le chiavi di Villa Reale e da ieri gli addetti della “Na.gest”, l’azienda del suo gruppo che si occupa di gestione e manutenzione, stanno procedendo a smontare gli arredi del piano terra dal book shop al guardaroba, dalle cucine alla biglietteria. «Si tratta di mobili disegnati per la Reggia da Michele de Lucchi – spiega – poltroncine, lampade, librerie, 170 pannelli espositivi al secondo piano nobile, decine di tende oscuranti, tavoli, divanetti, le cucine. Un valore di un milione 200 mila euro che stiamo stoccando in un nostro deposito per procedere con una vendita all’asta e abbiamo già società di eventi interessate all’acquisto».
Anche la cucina professionale sarà smontata: «Solo quella vale 500 mila euro – prosegue Navarra – il Consorzio lunedì scorso ci aveva chiesto altri dettagli, speravo in un cambio di rotta, ma non ci ha fatto sapere più nulla e noi dobbiamo avere il tempo di smontare e ripristinare i muri entro venerdì». Finisce così il primo modello di gestione pubblico-privato per un bene monumentale: «È un modello in cui credo ancora – conclude Navarra – ma serve una collaborazione vera in cui ognuno mette del proprio. Posso aver fatto degli errori di valutazione, ma la verità è che in Villa io mi sono sempre sentito solo un affittuario».