È iniziato il processo, davanti al Giudice per l’udienza preliminare Silvia Pansini, per la presunta corruzione che aveva portato all’arresto, da parte della Guardia di Finanza, di nove imprenditori di Usmate e del capo ufficio tecnico comunale. I reati ipotizzati a vario titolo sono quelli di concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti e frode fiscale.
Usmate Velate: iniziato il processo per la presunta corruzione nell’urbanistica, acquirenti degli appartamenti sono parte civile
Richiesta di costituzione di parte civile è stata avanzata dagli acquirenti di 24 appartamenti in via Manara, fatti sequestrare dalla Procura che ritiene gli immobili realizzati illecitamente, di fatto bloccati (a lavori praticamente quasi ultimati) e ora a rischio confisca e demolizione, poiché oggetto di una contestazione di corruzione e lottizzazione abusiva. E qui, contrariamente a quanto fatto per la richiesta del Comune, è stato il pubblico ministero Carlo Cinque che si è invece dichiarato contrario, affermando che i promissari acquirenti non possono vantare un danno diretto.
Se il giudice dovesse accogliere la posizione espressa dal sostituto procuratore, per gli inquilini sarebbe fatta salva però la via della causa civile per il risarcimento almeno di quanto già versato, se non anche del danno subito.
Usmate Velate: iniziato il processo per la presunta corruzione nell’urbanistica, voci in aula
Nel corso della mattinata di lunedì è comunque emerso che la maggior parte degli imputati, pur di chiudere alla svelta questa pagina di confronto con la giustizia penale, vorrebbe avvalersi del rito abbreviato, rito previsto dal Codice di procedura penale che prevede uno sconto di un terzo della pena prevista.
Discorso diverso per l’immobiliarista al centro della vicenda nata dal sequestro del cantiere, che invece potrebbe scegliere la via del giudizio, poiché sarebbe sua intenzione affermare la sua correttezza professionale e la sua totale innocenza. Un altro aspetto messo in evidenza nel corso degli interventi da alcuni del difensori degli imputati, è la sproporzione fra l’entità della presunta tangente e il sequestro totale dell’impresa. Fra il pubblico, erano presenti diversi acquirenti degli appartamenti oggi sotto sequestro. Che non hanno nascosto le loro perplessità.
«L’unico imputato che ci ha messo la faccia è stato il costruttore – spiegano – che ha scelto il rito ordinario. Una cosa ci teniamo a dire, la sindaca, che si professa vicina ai cittadini, dover’era? Questa era l’occasione per offrirci una presenza morale. Invece niente. Sempre assente. Ha delegato l’avvocato del comune, pagato da tutti i cittadini. E questo evidentemente per lei vuol dire essere vicino ai cittadini...».
Usmate Velate: iniziato il processo per la presunta corruzione nell’urbanistica, rinvio al 13 gennaio e poi a marzo 2025
Il Comune ha chiesto la costituzione di parte civile, anche se sulla questione non sono mancate ulteriori perplessità incentrate, per lo più sulla delibera del 2023 in cui veniva emesso un atto illegittimo. La costituzione è sembrava ai più una contraddizione. Ma su questo deciderà solamente il giudice. L’udienza, dopo l’audizione delle parti, è stata rinviata al 13 gennaio, con una programmazione delle successive già fissata fino a marzo 2025. Sarà iIn quella data la giudice Silvia Pansini farà conoscere le sue decisioni relativamente alle richieste di rito abbreviato presentate da una parte degli imputati.