Pochi tecnici specializzati, Assolombarda lancia il Liceo tecnologico: “A Monza dal 2024”

Scarseggiano i tecnici specializzati, cioè quelle figure professionali maggiormente richieste dal mercato del lavoro: Assolombarda sostiene un indirizzo scolastico ad hoc
Gianni Caimi, amministratore delegato Caimi Brevetti S.p.A., ora presidente della sede territoriale di Monza di Assolombarda
Gianni Caimi, amministratore delegato Caimi Brevetti S.p.A., e presidente della sede territoriale di Monza di Assolombarda

Abbondano i laureati in materie umanistiche, scarseggiano invece i tecnici specializzati, cioè quelle figure professionali maggiormente richieste dal mercato del lavoro. Un paradosso che il progetto MB/Manifacturing Valley, un percorso di crescita indirizzato alle piccole e medie imprese, ha voluto analizzare con un apposito incontro, sul tema «Formazione, soft skill, giovani talenti. Così le imprese investono sulle competenze». La stessa Assolombarda vuole favorire il cambio di mentalità: perché il rischio è di avere sempre più laureati disoccupati e sempre meno tecnici indispensabili per il funzionamento delle aziende.

Liceo tecnologico a Monza, Caimi: “Le aziende di oggi sono delle camere operatorie”

A Monza, Assolombarda dispone di un laboratorio con quattro bracci robotici: qui complessivamente 2mila studenti degli istituti tecnici hanno potuto vedere in diretta cosa sia la meccatronica. La stessa associazione imprenditoriale vuole ora anticipare i tempi, coinvolgendo nella visita gli studenti di seconda media. «C’è la necessità – spiega Gianni Caimi, presidente della sede di Monza di Assolombardadi trasmettere un messaggio ai genitori. C’è ancora chi pensa che le aziende siano brutte, sporche e cattive. Le aziende di una volta non ci sono più. Ora sono delle camere operatorie». Assolombarda vuole inoltre sostenere la nascita a Monza di un liceo tecnologico con corsi di studio in inglese e stage nelle aziende. La partenza è prevista nel 2024.

Liceo tecnologico a Monza, le aziende: “Oggi usciti dalla scuola i ragazzi non sanno lavorare”

L’importanza di un sistema scolastico efficiente, del resto, è stata ribadita più volte durante l’appuntamento di lunedì. Anche perché, come ha precisato, Anna Maria Scirè, responsabile risorse umane di Moviri, «la vita media di un prodotto è di 2 o 3 anni, e non più di 10 anni: dobbiamo ripensare i piani di formazione». In ogni caso, il neo assunto necessita di un periodo di praticantato prima di poter svolgere incarichi di responsabilità. «Non basta – ha sottolineato Carlo Berardi, amministratore delegato della Colombo Costruzioni di Leccosaper adoperare dei metodi nuovi. Bisogna adoperarli con cognizione. Ritengo che la scuola italiana sia peggiorata. E i cellulari sarebbe meglio lasciarli fuori dalle aule». «Quando esce dalla scuola – ha riconosciuto Gabriele Floreani, responsabile risorse umane del Gruppo Molteni di Giussanoun ragazzo non è in grado di lavorare. Lo assumiamo per l’attitudine e la voglia di lavorare». «Fondamentale – ha evidenziato Fabrizio Felippone, amministratore delegato della Project Automation di Monzaè saper lavorare in team, restare specialista, ma con la visione più ampia possibile». Manifacturing Valley è un’iniziativa del Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda, in collaborazione con ChapterAlumni Bocconi Monza. L’ultimo dei quattro incontri di Manifacturing Valley, in calendario il 7 novembre, sarà dedicato alla transizione digitale.