Assolombarda: digital first, infrastrutture e giunta Pilotto a Monza

Attuare la rivoluzione digitale nel sistema produttivo italiano: è l'auspicio di Assolombarda in incontri con gli associati. Anche a Monza.
Assolombarda
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Il momento è adesso. Ora, insomma, bisogna attuare in maniera completa la rivoluzione digitale nel sistema produttivo italiano. E, possibilmente, non solo in quello. Un’esigenza che Assolombarda ha illustrato e evidenziato in una serie di appuntamenti destinati ai propri associati. L’incontro «Evoluzione digitale. La svolta necessaria per le piccole e medie imprese», dopo aver fatto tappa nelle sedi di Pavia e Lodi, martedì pomeriggio si è fermato nella sede monzese dell’associazione imprenditoriale.

Assolombarda: incontro a Monza con gli associati

Una quarta tappa è in programma in autunno nella sede milanese. A Monza, intanto, addetti ai lavori e specialisti del settore hanno appunto ribadito come non ci sia tempo da perdere. Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, nato in città e tifoso della squadra biancorossa («da ragazzi cantavano Con Buriani e con Tosetto vinceremo lo scudetto, oggi il Monza è in A», ha ironicamente ricordato), ha anche specificato come la settimana prossima sia previsto un incontro con il neo sindaco Paolo Pilotto.

«La nostra associazione – ha specificato – ha lavorato bene con Dario Allevi. Per noi è importante mantenere questa vicinanza. Noi operiamo per il successo del territorio, a prescindere dal colore politico».

Assolombarda: infrastrutture e sburocratizzazione

E per lo sviluppo del territorio diventano fondamentali anche «i prolungamenti delle linee delle metropolitane M1, M2 e M5 e l’adeguamento delle infrastrutture». Ma grande importanza avranno anche «la sburocratizzazione del rapporto tra pubblico e privato e il sostegno a chi dovrà essere aiutato in questo percorso di trasformazione. Ma ora è il momento cruciale per spingere sull’acceleratore della transizione digitale».

Assolombarda: la digitalizzazione delle aziende

Una necessità che, con la solita maniera brillante, ha rimarcato Carlo Alberto Carnevale Maffè, professor of strategy, SDA Bocconi School of Strategy . Il docente dell’Università Bocconi ha spiegato come l’evoluzione digitale «sia condizione di sopravvivenza e competitività per tutte le imprese».

La digitalizzazione delle aziende, in un mondo che sta cambiando freneticamente («questa non è più la stessa globalizzazione di cinque anni fa, la Cina per esempio non è più la fabbrica del mondo»), è dunque una grande opportunità. Restano, comunque, le questioni più volte denunciate, come la dipendenza energetica dall’estero del nostro Paese («abbiamo mandato in Parlamento persone che hanno fatto una politica energetica scellerata, l’unico grande Paese europeo che non ha centrali nucleari è l’Italia») e le difficoltà che incontrano le aziende nel trovare personale specializzato.

«Non solo non si trova la gente – ha commentato – ma quelli che stanno già lavorando, pensano di andarsene. Non basta più offrire un salario e una scrivania. Il 75% delle volte l’ingegnere elettrotecnico non lo trovi. La fabbrica non è più sexy».