Il sindaco di Vimercate Francesco Cereda è già carico in vista dei prossimi appuntamenti per parlare di Pedemontana prima in via Grigna col presidente Luca Santambrogio e poi una settimana successiva a Palazzo Pirelli davanti all’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi «Premesso che la Tratta D breve o lunga non si dovrebbe neanche fare – ha chiosato il primo cittadino -, è altrettanto chiaro che al tavolo regionale dovranno sedere almeno tre sindaci che rappresentino la nostra zona per ridurre al massimo l’impatto dell’opera. Non vogliamo mica discutere del colore dei guardrail, ma vogliamo incidere». Cosa vuole Cereda è evidente e lo dice in modo inequivocabile. «Per non avere una devastazione ambientale almeno che quest’ultima sezione dell’autostrada si faccia tutta interrata – ha affermato il numero uno della giunta vimercatese-, è inutile che si cerchino altre forme di compensazione, quando ci sarebbe una soluzione migliore per tutti».
Il sindaco di Agrate su Pedemontana: “Nostre richieste non prese in considerazione”
Nel frattempo e in attesa dell’incontro di lunedì e del tavolo previsto con la regione del 12, ad Agrate l’amministrazione ha finito di visionare la documentazione che nelle scorse settimane era stata inoltrata dalla provincia. Le carte però non sembrano aver risposto alle domande avanzate dall’amministrazione: «La documentazione è tendenzialmente vecchia – spiega il sindaco Sironi -. Non vengono quindi prese in considerazione le richieste che abbiamo fatto e nemmeno è presente una valutazione. C’è una carenza sostanziale per quanto riguarda le analisi sui flussi di traffico e sui problemi di viabilità, soprattutto su quella secondaria e locale come ad esempio i carichi che possono portare le uscite previste sulla Sp2».
Sironi (Agrate Brianza): “Nella tavola c’era un’ipotesi di modifica della Tratta C”
Secondo quanto riportato dal sindaco dalle carte sembrerebbe che la D Breve non fosse l’unica alternativa: «In qualche tavola c’erano un’ipotesi di modifica della Tratta C per non superare la Tangenziale ed allacciarsi alla Est tra Agrate e Concorezzo e poi fare uno svincolo. Nella relazione però c’era scritto che questa alternativa non era presa in considerazione pur essendo valida dal punto di vista stradale perché non rispondeva a quanto richiesto dalla committenza, e cosa voglia dire questo non lo so. Adesso attendiamo cosa possa uscire dall’incontro di lunedì. Sicuramente la documentazione pervenuta, pur essendo corposa, non affronta tutto quello che si dovrebbe affrontare per arrivare ad una decisione da parte di Regione».