Pedemontana, HQ Monza: “Alla Brianza serve, sì e green”

L'associazione HQ Monza, dopo le accese proteste sollevate da diversi sindaci del territorio, interviene sul tema Pedemontana. Ed è a favore.

«Rinunciare al progetto di Pedemontana è un errore, alla Brianza serve». Ad affermarlo è l’associazione HQ Monza che dopo le accese proteste sollevate da diversi sindaci del territorio, contrari alla realizzazione dell’autostrada, dice la sua a riguardo la realizzazione, lanciando anche un appello direttamente all’amministrazione provinciale.

Pedemontana, HQ Monza: perché sì all’autostrada

«Quella autostrada serve eccome, e invitiamo i sindaci del territorio a non chiudere gli occhi di fronte alla realtà – spiegano da HQ – Certo andrebbe costruita in modo diverso, più moderno e rispettoso dell’ambiente, modificando radicalmente il vecchio progetto anni Settanta e le varianti che da esso derivano, come diciamo ormai da anni».

Un progetto – secondo quanto affermato dall’associazione di cittadini – che consentirà di «alleggerire il traffico sui centri abitati, soprattutto verso e da Bergamo e Como, cioè proprio sull’asse di Pedemontana. Un traffico stradale che oggi si svolge con disagio anche attraverso i centri abitati o subito intorno ad essi».

L’obiezione mossa da HQ riguarda però le modalità di realizzazione del progetto. «Riteniamo che andrebbe realizzata in gran parte in galleria sotterranea in piccola parte comunque in trincea, isolata con barriere di vegetazione naturale ampie diverse decine di metri, integrata da corridoi ecologici che favoriscano la biodiversità».
Autostrada sì, ma green secondo le intenzioni dell’associazione HQ.

Pedemontana, HQ Monza: l’appello alla Provincia di Monza e Brianza

Poi l’appello alla Provincia di Monza e Brianza perché «promuova una riduzione del traffico stradale con l’implementazione di un sistema di trasporto pubblico efficiente, cosa della quale la Brianza è del tutto carente. Ma anche impegnandosi per analizzare e studiare le esigenze della logistica, promuovendo di conseguenza razionalizzazioni, coordinamenti ed efficientamenti, come da decenni ormai si fa in tutte le grandi aree urbanizzate del mondo civile, tranne che in Brianza».