Poco prima delle 18 di sabato 5 novembre ha fatto il suo arrivo in via degli Zavattari: il corteo degli antagonisti, promosso dall’Assemblea di Monza e Brianza per un presente di lotta comune, ha scosso con i suoi slogan e i suoi interventi il quieto pomeriggio borghese del centro storico. All’ombra del municipio sono stati accesi i fumogeni, gli ultimi rimasti, e si sono ascoltati gli interventi conclusivi: i partecipanti si sono salutati dandosi appuntamento nella serata di martedì 15 novembre al circolo Zeguina di via Col di Lana per un’assemblea pubblica finalizzata alla messa a punto delle prossime iniziative che, hanno anticipato, saranno numerose.
Monza: il corteo degli antagonisti, gli organizzatori
Perché, hanno spiegato, la speranza è che “sia questo finalmente il tempo”: il tempo di insorgere contro la crisi climatica, sociale ed economica.
La manifestazione aveva preso il via una manciata di ore prima: l’appuntamento era stato fissato alle 14.30 in piazza Castello. Tra i promotori dell’iniziativa Foa Boccaccio, Rete MB United, Assemblea Queer e Unione degli studenti di Monza e Brianza: hanno aderito alla loro chiamata anche tante altre realtà del territorio e dei suoi dintorni – qualcuna anche da Milano.
L’elenco (non esaustivo) ha compreso il Cub – Confederazione unitaria di base, la Rete Brianza Pride, il Coordinamento dei comitati e delle associazioni di Monza, il comitato No Pedemontana, il movimento Good Night White Pride, il Collettivo 20092 di Cinisello Balsamo, il csa Baraonda, il Comitato Tana Libera Tutti di Treviglio e l’associazione marxista rivoluzionaria Controvento.






Monza: il corteo degli antagonisti, il percorso
Da piazza Castello il corteo ha imboccato via Mentana e viale Ugo Foscolo, ha attraversato la zona di Sobborghi per poi attraversare il sottopasso di via Rota. Ha proseguito in via Aliprandi e ha girato attorno alle vie del centro fino ad arrivare al suo cuore, piazza Trento e Trieste. Per tre ore i manifestanti – circa trecento – hanno puntato l’attenzione sulla necessità di contrastare la crisi climatica, il caro vita e un “sistema scolastico di sfruttamento, esclusivo e oppressivo” e di trasformare la Brianza in una realtà queer transfemminista.
Monza: il corteo degli antagonisti, nessun disordine
Le forze dell’ordine hanno accompagnato passo passo la manifestazione: non si sono verificati disordini. Lungo il percorso lasciate scritte sui muri.