Sovico fa la conta dei danni del post nubifragio del 21 luglio. L’eccezionale fenomeno atmosferico ha lasciato segni evidenti a edifici pubblici, aziende, privati e numerose vie si sono allagate. Circa 200 i nuclei familiari coinvolti. Supererebbe il milione di euro la stima dei danni che è ancora provvisoria nell’attesa dei dati dei cittadini che hanno avuto tempo di compilare la richiesta online sino a lunedì 31 luglio.
In tal senso, infatti, il Comune di Sovico ha raccolto informazioni sui danni subiti da cittadini e imprese del territorio che, uniti ai danni sulle strutture pubbliche comunali, verranno inviati a Regione Lombardia per le successive richieste di contributo, qualora il Governo riconosca lo stato di calamità.
Nubifragi: Sovico conta i danni, dalla palestra di via Baracca alla via Vittorio Veneto e limitrofe
Riscontrati danni alla palestra di via Baracca, alla scuola media, al municipio e alla palazzina di piazza Frette per infiltrazioni d’acqua, danni alle grondaie, spostamento delle tegole. Ci sono danni ai giardini pubblici e all’area laghetto. Le criticità maggiori lungo la via Vittorio Veneto e strade limitrofe, allagate; finiti sott’acqua cantine e garage, cortili. Impegnati in un lavoro senza sosta coordinati dall’Unità di crisi comunale, gli uomini della Protezione civile, Polizia Locale, tecnici comunali.
Nubifragi: Sovico conta i danni, assessore soddisfatto per il funzionamento della vasca di laminazione di via Micca
L’assessore al bilancio Alberto Rivolta si è dichiarato soddisfatto riguardo il funzionamento della vasca di laminazione di via Micca che, a suo dire, “ha funzionato benissimo raccogliendo tutta l’acqua ed evitando così allagamenti lungo le strade della zona”.
Nubifragi: Sovico conta i danni, il capogruppo dell’opposizione non è d’accordo
C’è però chi storce il naso. Tra questi, il capogruppo di “Uniti per Sovico”, Alfredo Colombo, residente in via Micca. «Ora è vero che una parte delle acque piovane è stata raccolta dalla vasca, ma il grosso ha bypassato le griglie di raccolta della vasca stessa e si è riversata nella parte bassa della via Micca causando l’allagamento della strada, complice anche l’otturazione delle caditoie, oltre che quella del cortile basso lì adiacente (la corte del Pescatore) – dichiara – quanto accaduto conferma in modo chiaro che Brianzacque meglio avrebbe fatto a spendere le risorse investite per la sua costruzione e il suo successivo “abbellimento floreale” nel riqualificare la rete fognaria di via Micca, integrandola con quelle recentemente realizzate in tutto il comparto circostante: si sarebbero in tal modo evitati, elemento questo non secondario, anche gli allagamenti che sovente interessano l’incrocio fra viale Brianza e via Micca e che, ahimè, ci dovremo subire ancora in futuro».