Brugherio dopo i nubifragi: obiettivo riparare la elementare Fortis per il 12 settembre

Riparare la scuola elementare Elve Fortis per il 12 settembre è il primo obiettivo dell'amministrazione di Brugherio.
Meteo Brugherio scuola Fortis
Meteo Brugherio scuola Fortis

Riparare la elementare Elve Fortis per il 12 settembre, quando riapriranno le scuole: è il primo obiettivo dell’amministrazione di Brugherio. L’edificio, già danneggiato dalla bufera di venerdì 21, è stato scoperchiato dalle forti raffiche che lunedì 24 hanno nuovamente sferzato la Brianza e l’attiguo asilo nido Munari è chiuso a causa di un imponente albero che si è accasciato sulla struttura.

Brugherio dopo i nubifragi: ripristinare il tetto per l’inizio delle lezioni

La terza ondata di maltempo aveva spazzato via anche la copertura della piscina di via Sant’Antonio.

«In città – spiega il sindaco Roberto Assii danni maggiori sono quelli registrati alla piscina e alla scuola: lavoreremo per ripristinare il tetto della Fortis per l’inizio delle lezioni. Ho scritto una lettera alle famiglie degli alunni per rassicurarle». In attesa di capire se potrà contare sui contributi statali la giunta stanzierà le risorse per intervenire con urgenza.

Vento e pioggia avevano compromesso anche una porzione della copertura del poliambulatorio di viale Lombardia che rimane agibile eccetto gli uffici allestiti nel sottotetto.

Brugherio dopo i nubifragi: i danni a parco Increa e Villa Fiorita

Il maltempo ha devastato i parchi e i giardinetti: «La pineta del parco Increa non esiste più – commenta il sindaco – e le raffiche di lunedì sera hanno abbattuto in Villa Fiorita cinque alberi che avevano almeno 150 anni» che si sono schiantati sul canneto di bambù. Nei prossimi giorni potrebbero tornare accessibili le aree dei giardini attorno ai chioschi graziate dalla bufera.

Decine di piante, perlopiù di grandi dimensioni, sono state sradicate lungo le strade e nei cortili: tra le zone più colpite figurano viale Sant’Anna, a San Damiano, via Aldo Moro, via Trombello.

«Nei prossimi mesi – riflette il sindaco – quando avvieremo gli studi per la variante al piano di governo del territorio dovremo ragionare con gli esperti sulle essenze da piantumare. Il clima è cambiato: le querce e le altre essenze autoctone potrebbero non essere adatte a resistere ai fenomeni sempre più ricorrenti» tipici dei paesi tropicali.

Il Comune ha chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza alla Regione che, a sua volta, ha sollecitato il Governo a stanziare le risorse per i ripristini: una stima dei danni sarà effettuata nei prossimi giorni.