Monza, l’area occupata dal Foa Boccaccio restituita ai proprietari: “Rischio crollo e presenza di amianto”

Gli effetti del maltempo si sono fatti sentire anche in in via Timavo 12 occupata dal centro sociale: i legittimi proprietari sono tornati in possesso dell'area così da poter intervenire per la messa in sicurezza
La polizia di Monza in via Timavo martedì 1 agosto

Rischio crollo” per gli immobili di via Timavo 12 a Monza, nell’area di diecimila metri quadrati – ex deposito di autobus – da tempo occupata dal “Centro sociale Foa Boccaccio” (con proteste dei residenti della zona, esasperati dalla convivenza) a causa degli effetti del maltempo dei giorni scorsi: con l’intervento di personale della Questura, nella prima mattinata di martedì 1 agosto, i legittimi proprietari sono tornati in possesso dell’area, che vede anche “la presenza di amianto”, per gli interventi di messa in sicurezza.

Gli agenti della Digos monzese, insieme a personale dei vigili del fuoco del Comando provinciale, venerdì 28 luglio: “sono intervenuti per verificare eventuali situazioni di pericolo” si legge in una nota della Questura dopo che “nella mattinata di lunedì 24 luglio, veniva riscontrato come alcuni degli edifici all’interno dell’area occupata, a causa del maltempo, avevano subito gravi danni strutturali con scoperchiamento e compromissione dei tetti“.

Monza, la ricognizione in via Timavo della Digos con i vigili del fuoco

Dalla ricognizione sarebbe stato constatato il rischio di crollo delle strutture“. Inoltre: “eseguendo l’esame preliminare” il tetto scoperchiatodava esito positivo alla presenza di “crisotilo”, detto anche amianto bianco”. E’ stata quindi subito convocata in Questura la proprietà: “per avviare urgentemente gli interventi di messa in sicurezza del sito al fine di eliminare i rischi per pubblica incolumità oltre che per gli stessi occupanti“. Martedì 1 agosto è avvenuto quindi l’accesso della Polizia di Stato nell’area occupatacon la remissione in possesso a favore dei legittimi proprietari al fine di consentire ai proprietari del sito gli interventi di messa in sicurezza dello stesso, sussistendo concreti pericoli di crollo delle strutture, oltre che il rischio di contaminazione da fibre di amianto“.

Sui social è apparsa la reazione del centro sociale: “Questa mattina 1 agosto all’alba – si legge in un post – sgomberato il centro sociale occupato Foa Boccaccio per pretestuosi motivi di sicurezza. Le risposte non si faranno attendere! Resta collegato per gli aggiornamenti“.