I problemi degli abitanti di via Timavo, a Monza, legati alla vicinanza con il centro sociale Boccaccio sono stati al centro di un incontro che si è tenuto lo scorso sabato 23 luglio, in mattinata, tra il neo assessore alla Sicurezza, Ambrogio Moccia, e un gruppo di residenti. L’incontro si è svolto direttamente sul posto, nel cortile di uno dei condomini che si affacciano sulla via. Con Moccia erano presenti anche agenti in borghese della Polizia locale. Un incontro che lo stesso assessore ha definito “di grande collaborazione”, che ha consentito a Moccia di ascoltare direttamente dalla voce dei cittadini le tante esigenze più volte espresse all’amministrazione dai residenti, spesso infastiditi dal volume della musica eccessivamente elevato e dall’altrettanto eccessivo frastuono provocato dagli eventi notturni organizzati dai ragazzi del FOA Boccaccio, e che solitamente richiamano un nutrito numero di partecipanti.
Via Timavo, Moccia: monitoraggio costante
«Ho apprezzato il clima di grande collaborazione che si è instaurato con i cittadini e ho assicurato il monitoraggio costante della situazione di via Timavo da parte delle Forze dell’ordine ma anche del personale della Polizia locale – ha dichiarato l’assessore Moccia -. Senza dubbio ci aggiorneremo dopo la pausa estiva per valutare l’evolversi del contesto circostante, confermando attenzione piena a questa vicenda». La difficile convivenza con il centro sociale FOA Boccaccio e con le sue iniziative è spesso stata motivo di denunce e lamentele da parte dei residenti nell’ultimo anno, da quando, in seguito allo sgombro della Fabbrica occupata in via Rosmini, i ragazzi del centro sociale avevano deciso di occupare lo stabile abbandonato di via Timavo 12. Un gesto che i giovani del FOA avevano portato a termine a conclusione del lungo corteo che si era srotolato lungo le strade di Monza, il 14 luglio 2021.
Via Timavo e l’area dismessa da oltre 10 anni
La zona in questione, circa 10.000 metri quadrati di area dismessa inutilizzata da oltre dieci anni, è stata oggetto di una convenzione firmata tra il privato e il Comune a maggio del 2018. Il piano attuativo prevede una destinazione residenziale per l’80% dell’area e a servizi, aree verdi e recupero dell’archeologia industriale esistente per il restante 20%. In anni passati l’area è stata adibita a deposito comunale di pullman e autobus. Prima ancora era stato un deposito di carta e legname. Vista la lunga inattività della zona che risulta inutilizzata da un decennio, i rappresentanti del centro sociale FOA Boccaccio 003 hanno scelto proprio l’ex stabile di via Timavo 12 per «garantire la continuità alle attività del centro sociale monzese», avevano spiegato i ragazzi del Boccaccio.