Monza, la Foa Boccaccio teme lo sgombero: “Pilotto e Moccia come Allevi”

Gli antagonisti della Foa temono l'intervento a breve e convocano un'assemblea: "Pilotto e Moccia come la giunta Allevi".
Il corteo per il Foa Boccaccio in via Mentana
Il corteo per il Foa Boccaccio in via Mentana nel 2021 Fabrizio Radaelli

L’assemblea pubblica “contro sequestro e sgombero” è stata convocata in settimana, martedì 13 dicembre: gli antagonisti della Foa Boccaccio di Monza hanno serrato i ranghi dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni. Si è svolta infatti la scorsa settimana un’udienza in cui “il giudice ha rinviato a data da destinarsi il pronunciamento sull’eventuale sequestro dell’area di via Timavo 12 richiesta dalla proprietà – scrivono sui social – Si tratta di tempi non lunghi, di conseguenza riteniamo urgente attivarci per difenderci da questo ennesimo attacco da parte di speculatori e istituzioni”.

Foa Boccaccio e sgombero: il tribunale

Insomma: sgombero alle porte per gli antagonisti allontanati dall’ex stadio del Verga calcio?
Dopo la denuncia da parte della proprietà, depositata all’indomani dell’occupazione abusiva del luglio 2021, la magistratura ha aperto un’inchiesta per i reati di occupazione e di furto di energia elettrica, che vede ora iscritte almeno quattro persone nel registro degli indagati. Sulla questione si pronuncerà probabilmente in settimana il tribunale del riesame, a cui gli inquirenti si sono rivolti dopo che il giudice per le indagini preliminari ha respinto l’istanza di sequestro preventivo richiesta dalla procura.

Foa Boccaccio verso lo sgombero: “Come Allevi”

“L’esito di questa decisione potrebbe accelerare il processo di uno sgombero”, scrivono i militanti del centro sociale puntando il dito tanto contro la proprietà, accusata di “voler mettere a profitto” l’area “proprio ora, dopo decenni di abbandono” (in realtà al momento dell’occupazione erano già in corso i lavori di riqualificazione, con le verifiche preliminari, ndr), quanto contro l’attuale giunta perché, a loro parere, “l’accoppiata Pilotto – Moccia sta portando avanti le stesse politiche ultra securitarie della giunta Allevi”.

Foa Boccaccio: “Sistematico controllo del quartiere”

E lo rimarcano, precisando che l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia avrebbe dato il via a partire dall’estate a un “sistematico controllo del quartiere da parte delle forze dell’ordine durante gli eventi organizzati”, che si concretizzerebbe in “posti di blocco in ogni via e assidua presenza della Digos”: elementi che, dicono, “determinano l’assurda situazione per cui decine di giovani vengono identificati non appena cercano di raggiungere via Timavo 12, nonostante le attività si svolgano con le medesime modalità da vent’anni”, vale a dire all’insegna dell’autogestione e della libera auto organizzazione “contro ogni autorità”. Che significa anche senza autorizzazioni.

Foa Boccaccio, Moccia: “La legalità è un valore assoluto”

Chiamato in causa dagli antagonisti, l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia risponde al Cittadino che «la legalità è un valore assoluto e il suo rispetto è una priorità per la nostra amministrazione». Precisa poi che «la giunta sarà pronta ad adempiere a tutti i provvedimenti che saranno definiti in ambito giudiziario». Ma i ragazzi del Boccaccio, attivi in città dal 2003, non sembrano intenzionati a desistere: “Le risposte per affrontare la situazione vanno trovate collettivamente”, scrivono sempre sui social, invitando tutti “ad alimentare il processo di partecipazione dello spazio e dei percorsi cittadini che si battono contro una visione di città repressiva ed escludente”.