Seregno, il sottosegretario Molteni assicura l’attenzione del governo al territorio ferito

L'esponente leghista ha parlato, al termine di un sopralluogo nelle zone più colpite dal maltempo. Tutti i rappresentati istituzionali presenti hanno chiesto tempi celeri per il recupero delle risorse per aiutare i danneggiati
I presenti al termine della conferenza stampa di Nicola Molteni, quarto seduto da sinistra

«Questo è un territorio che ha sempre fatto della generosità una delle sue forze e che è sempre stato pronto ad aiutare gli altri, nel momento del bisogno. Adesso è questo territorio che ha bisogno di essere aiutato e noi siamo qui per affermare che lo Stato non lo può abbandonare». Nicola Molteni, leghista, sottosegretario al ministero dell’interno, ha caratterizzato con questo passaggio la conferenza stampa che sabato 29 luglio, nella sede di Seregno della Lega, lo ha visto protagonista, con al fianco il deputato Andrea Crippa, il senatore Massimiliano Romeo, il capogruppo nel consiglio regionale Alessandro Corbetta, il commissario provinciale Andrea Villa ed il segretario cittadino Edoardo Trezzi e davanti a tanti amministratori locali del movimento, al termine di un giro nelle zone maggiormente devastate dagli eventi atmosferici dell’ultima settimana.

Maltempo: Molteni fa il punto della situazione

L’appuntamento è stato introdotto da Andrea Villa: «Il sopralluogo lo abbiamo voluto per la conta dei danni. La Lega è un partito che vive per il territorio ed abbiamo tradotto in pratica così la nostra linea politica». Molteni, originario di Cantù, ha quindi proposto una sua valutazione della situazione: «Siamo in contatto con le amministrazioni locali e, quando le amministrazioni locali alzano un grido, è dovere del governo rispondere. Abbiamo voluto toccare con mano le ferite ed i danni prodotti dal maltempo. A Lissone, c’è stata l’occasione per ringraziare gli operatori del soccorso pubblico, dai vigili del fuoco alla protezione civile, i volontari e le associazioni. Nelle difficoltà, serve saper fare rete. La Regione Lombardia ha dimostrato sensibilità, con la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale». Il focus si è quindi concentrato su questo aspetto: «Il percorso che abbiamo davanti è ben chiaro. Il primo step è costituito dalla perimetrazione delle aree. Poi seguiranno la stima dei danni, i sopralluoghi per gli accertamenti ed infine l’istruttoria per portare il tutto sul tavolo del consiglio dei ministri. Nel governo c’è tanta Lombardia: il nostro compito sarà quello di monitorare l’evoluzione dell’iter. I Comuni stanno raccogliendo le schede con la quantificazione dei danni, che poi dovranno essere consegnate entro fine mese».

Maltempo: i pareri di Romeo, Crippa e Corbetta

Un messaggio di attenzione è arrivato in questa sede dal senatore Massimiliano Romeo: «Martedì 1 agosto ci sarà l’informativa del ministro della protezione civile Nello Musumeci alle camere. Sappiamo che tanti Comuni, soprattutto i più piccoli, non saranno magari nelle condizioni di ripristinare le scuole danneggiate, in tempo utile per l’inizio del nuovo anno scolastico, ed avranno bisogno di aiuto. Il nostro compito sarà quello di una sensibilizzazione, affinché l’esecutivo recuperi al più presto le prime risorse indispensabili». Dal canto suo, il deputato Andrea Crippa ha portato un altro esempio: «A Lissone c’è un problema di bilancio che l’attuale amministrazione ha ereditato dal passato. Anche in questo caso, i tempi dovranno essere celeri, per poter intervenire sul patrimonio che ha subito danni». La voce della Regione Lombardia l’ha fatta invece sentire il capogruppo consiliare Alessandro Corbetta: «Già nello scorso weekend ci siamo mossi per una prima conta dei danni, che poi si è interrotta con il secondo grande evento di lunedì 24 luglio. Il giorno dopo, ci siamo attivati subito per la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale e poi, con le minoranze, abbiamo condiviso una mozione, finalizzata ad ottenere aiuti per le attività colpite». La chiosa ha guardato anche al recente passato: «Negli ultimi 5 anni, l’ente regionale ha investito 1 miliardo di euro per contrastare il dissesto idrogeologico. Spesso le opere sono state anche contrastate dai territori, ma i fatti dimostrano che, soprattutto in un periodo di cambiamento climatico come l’attuale, avevamo ragione noi».