Negli ultimi anni Bella Ciao è diventata una canzone divisiva. L’ultimo caso mediatico è quello scoppiato attorno al rifiuto di Laura Pausini di intonarla durante un programma televisivo spagnolo: «Non voglio che mi usino per propaganda politica», aveva detto. Pochi giorni prima delle elezioni, anche senza volerlo, ci si è trovata in mezzo lo stesso. Con le dovute proporzioni, pochi giorni dopo le votazioni che hanno consegnato al Paese la vittoria di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia, curiosamente una canzone un tempo poco apprezzata dal Carroccio, nella piccola Ceriano Laghetto, roccaforte leghista ormai da tredici anni, ovvero dalla prima vittoria di Dante Cattaneo nelle elezioni del 2009, Bella Ciao è tornata al centro della discussione, durante la Festa dei cortili, popolare manifestazione culturale che trasporta il centro del paese indietro negli anni, alle sue origini rurali.
Niente Bella Ciao a Ceriano alla Festa dei Cortili: le due versioni dell’accaduto
A sollevare il caso è Davide Mella, consigliere comunale della lista d’opposizione Orizzonte Comune. Lo fa attraverso un post su Facebook che scatena una ridda di commenti: «Anche a Ceriano – scrive – appaiono i primi effetti dei recenti risultati elettorali. Alla festa dei cortili, due ragazzi, con la fisarmonica, hanno iniziato a suonare Bella Ciao. Sono stati bloccati e costretti a cambiare canzone. Quando ci si sente autorizzati a prevaricare gli altri è un bruttissimo e gravissimo segno». La ricostruzione della vicenda mette come sempre di fronte a due versioni differenti. Da un lato ci sono testimoni che riportano di aver chiaramente visto uno degli organizzatori intimare di smetterla. Dall’altro chi sostiene che si tratta comunque di artisti ingaggiati dall’organizzazione e che, dopo aver cercato di coinvolgere il pubblico senza troppo successo, sono stati semplicemente invitati a cambiare canzone.
Niente Bella Ciao a Ceriano alla Festa dei Cortili: cosa dice il sindaco e il precedente
Il sindaco Roberto Crippa è stato coinvolto in parte dell’accaduto: «Sono intervenuto per “dividere” un volontario da una persona che probabilmente ha assistito ai fatti. Io non ho visto e non ho sentito nient’altro. Tutto è rientrato in pochi minuti. Non commento nient’altro, specialmente le polemiche sui social». La lista civica Orizzonte Comune invece sta valutando se portare il caso in consiglio comunale, con una mozione. Non è la prima volta in cui i consiglieri d’opposizione intervengono sulle note di Bella Ciao. Il 25 aprile del 2021 ad esempio la cantarono durante le celebrazioni della Liberazione. In quel caso, «Mentre iniziavamo ad intonare il canto del Partigiano, l’amministrazione voltava le spalle e se ne andava, in fretta e furia, quasi spaventata, di sicuro infastidita».