Seveso, il caso “parentopoli” nelle commissioni comunali finisce in Regione

La polemica politica innescata dalla lista civica Allievi sulla nomina poi revocata del marito della sindaca Alessia Borroni in commissione Sport arriva fino al palazzo di Regione Lombardia
David Galli e l’ex sindaco Allevi con la sorella Federica

Da Seveso la polemica politica innescata dalla lista civica Allievi sulla nomina poi revocata del marito della sindaca Alessia Borroni in commissione Sport arriva fino al palazzo di Regione Lombardia. «Nelle parole di Allievi ci vedo tanta acredine e nessuna credibilità», dice il consigliere regionale Alessandro Corbetta.

Caso “parentopoli” a Seveso, Corbetta: “Allevi e Galli non riescono a darsi pace”

«La nomina del marito Giuseppe Guffanti era relativa ad una partecipazione a titolo gratuito in una commissione consultiva, priva di nessun potere sulle decisioni dell’istituzione comunale, altro che parentopoli. Le motivazioni politiche di Luca Allievi e David Galli sono da ricercarsi unicamente nella volontà di colpire l’attuale maggioranza e nel fatto che hanno vissuto una sconfitta che brucia ancora molto. Evidentemente non riescono a darsi pace per il fatto di non essere più sindaco e vicesindaco di Seveso e per le modalità, non capite da nessuno e probabilmente neanche da loro stessi, con cui si sono dimessi da quelle cariche portando il Comune alle elezioni e ricandidandosi poi per riottenere le stesse cariche da cui si erano dimessi. Credo che ciò la dica lunga sulla credibilità politica di queste persone».

Caro “parentopoli” a Seveso: “Richiesta di dimissioni priva di fondamento”

Il consigliere regionale Alessandro Corbetta rispedisce a casa ogni richiesta di dimissioni. «Soprattutto quando sono così risibili e prive di ogni fondamento politico e soprattutto logico. Tra l’altro l’ex sindaco Luca Allievi finge di non ricordare che tre anni fa venne eletta, anche con il suo voto, la propria sorella a Presidente della Commissione Territorio, ruolo questo sì cruciale per quanto riguarda le scelte dell’amministrazione in un ambito delicato, difficile e di grande rilievo. Quando si è spinti solo da motivazioni personali i cittadini se ne accorgono ed evitano di dare la propria fiducia a chi basa la propria azione sul risentimento e non per obiettivi di natura politica o amministrativa».

Caso “parentopoli” a Seveso, la replica di Allevi

A riguardo interviene nuovamente Allievi: «Un sindaco dovrebbe conoscere il testo unico degli enti locali e dovrebbe sapere e valutare cosa è giusto e conveniente da ciò che invece non lo è. Quanto sopra fa emergere un preoccupante sintomo di analfabetismo istituzionale del sindaco Borroni. Non capire la differenza tra un membro di commissione legittimamente eletto dal popolo sovrano da un nominato della moglie ci fa presupporre con che “competenza” Alessia Borroni stia gestendo il comune di Seveso, sempre più imballato e in lento disfacimento»