Monza, un centro commerciale fantasma e la stazione di Bettola: il caso sollevato da HQ

Il centro commerciale fantasma che sta rallentando la realizzazione delle linee M1 a Bettola e M5 a Monza, dopo i timori già espressi dal sindaco Pilotto.
Come sarà Milanord2, il centro commerciale tra Cinisello e Monza immagine 8

La vicenda del centro commerciale fantasma che sta rallentando la realizzazione delle linee M1 a Bettola e M5 a Monza, dopo i timori già espressi nei giorni scorsi dal sindaco Pilotto. A sollevare la questione è anche l’associazione HQ Monza, da anni attenta osservatrice dell’avanzamento e dei tanti intoppi che stanno caratterizzando l’arrivo della metropolitana nel capoluogo.

Monza, un centro commerciale fantasma e la stazione di Bettola: Milanord2 previsto per il 2022

A tenere banco ora è quello che l’associazione definisce “il caso assurdo” che riguarda il grande centro commerciale previsto a Bettola, i cui lavori si sarebbero dovuti ultimare entro il 2022, ma che in realtà sono fermi da anni. 

Uno stop che rischia di compromettere l’intero progetto, e potrebbe avere conseguenze a cascata su tutta l’opera.
«I lavori per il nuovo mega centro commerciale sono fermi da anni – spiegano da HQ – Dovrebbe inglobare la stazione, costruita in parte dal privato in convenzione. Ma se i lavori sono fermi non ci sarà alcuna stazione e nemmeno i 2500 stalli di sosta previsti. E senza parcheggi niente M1 e niente M5 salvo modifiche progettuali e un iter che richiederebbe daccapo qualche anno di tempo».

Monza, un centro commerciale fantasma e la stazione di Bettola: quattro comuni coinvolti

Un’incognita che pesa come un macino sul futuro del prolungamento della M1 e sulla realizzazione della M5 sino a nord di Monza. «È una situazione che imbarazza tutti i Comuni coinvolti: Milano, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni e Monza».

I ritardi per la realizzazione del centro commerciale sono stati già denunciati da MM Spa e dal sindaco di Sesto, senza però ottenere alcun risultato.
«Da sempre contestato da diverse associazioni del territorio e dal Comune di Monza, anche al centro di un’inchiesta per tangenti, la struttura da 170.000 metri quadrati non sembra essere più urgente per l’operatore privato. In molti – aggiungono da HQ – pensano che non si farà più». 

E allora, che ne sarà delle stazioni M1 e M5? «Su questa situazione tace Regione Lombardia che invece ha voce in capitolo e dovrebbe chiedere chiarimenti», concludono da HQ.