Monza: folle inseguimento in Valassina, in macchina attrezzi per svaligiare le case

La fuga all'alt della Polizia e l'inseguimento a folle velocità in Valassina fino a Cinisello: nell'auto tutto il necessario per fare furti in appartamento
Il materiale sequestrato nell’auto

La fuga in auto a folle velocità sulla Valassina in direzione Milano, zigzagando e tentando di speronare l’auto della Polizia all’inseguimento e poi nei campi, a piedi, dove sono riusciti a dileguarsi. Nell’auto gli agenti hanno trovato nel vano portabagagli, un vero e proprio armamentario professionale per commettere furti in abitazioni. E’ accaduto mercoledì 19 ottobre attorno alle 18.30 a Monza, all’incrocio tra viale Lombardia e via della Taccona dove una pattuglia della Questura, notata una Mercedes-Benz classe B di colore grigio con due persone a bordo ha deciso di procedere a un controllo. Ma appena azionati i dispositivi di segnalazione acustica e luminosi per intimare l’alt alla vettura, comunicato anche attraverso il dispositivo di segnalazione manuale, il conducente si è dato alla fuga anche superando un incrocio con il rosso mettendo a rischio l’incolumità degli altri automobilisti, numerosi data l’ora di punta.

Monza, folle inseguimento: a 100 all’ora hanno tentato di speronare l’auto della Polizia

Ne è seguito un inseguimento, per circa tre chilometri lungo la superstrada, a oltre 100 all’ora “zigzagando tra i veicoli e rischiando più volte di causare incidenti per gli improvvisi cambi di corsia” dicono dalla Questura e cercando anche di tagliare la strada alla Volante della Polizia “con l’intento di spingerla fuori strada“. Raggiunto lo svincolo dell’A52, nel tratto che costeggia il cantiere della metropolitana, i due individui a bordo della Mercedes sono scesi e si sono dati alla fuga a piedi, pericolosamente, scavalcando il new-jersey e attraversando la corsia di marcia opposta della SS36 direzione Lecco e mettendo in serio pericolo la loro stessa vita e quella degli altri utenti della strada.

La ricetrasmittente trovata nella vettura

Monza, folle inseguimento: la fuga a piedi nel cantiere della MM a Cinisello

Gli Agenti hanno cercato di raggiungerli ma sono stati costretti a desistere a causa del traffico intenso. I due sono riusciti a dileguarsi oltre la rete metallica spinata e a far perdere le loro tracce, allontanandosi in direzione del cantiere della metropolitana di Monza-Bettola, a Cinisello Balsamo. All’interno della vettura, poi recuperata e sequestrata, nel vano portabagagli i due avevano corde con gancio per arrampicata, occhiali antinfortunistici, stracci in microfibra, flessibili, vari dischi per flessibili per sventrare casseforti, smonta flessibile, e persino radio a bassa frequenza per intercettare le comunicazioni della polizia, piede di porco e altro materiale in genere utilizzato per svaligiare appartamenti con casseforti.

Monza, folle inseguimento: i complimenti del Questore agli agenti impegnati

Sono in corso accertamenti per verificare episodi di furti in appartamento compiuti negli ultimi tempi nella provincia di Monza e della Brianza ed in particolare quelli dove sono state aperte casseforti. Considerata la mole di attrezzatura trovata – dicono dalla Questura – “i malviventi erano sicuramente pronti a colpire da lì a poco“. Il Questore Marco Odorisio ha sottolineato “l’importanza della efficace attività di prevenzione posta in essere dagli Agenti delle volanti, che hanno saputo individuare e mettere in fuga i componenti di una professionale banda di persone dedite ai furti nelle abitazioni, sventando una serie di reati contro il patrimonio, se non fossero stati intercettati, facendo saltare i loro piani delittuosi. Importante l’armamentario rinvenuto dagli Agenti, dai flessibili alle radio ricetrasmittenti per comunicare ed intercettare le comunicazioni della polizia, materiale sul quale saranno svolti i necessari approfondimenti a cura del personale del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica. Un plauso ed un ringraziamento di cuore agli Agenti che nella delicata attività hanno altresì saputo salvaguardare l’incolumità di altre persone, che loro malgrado potevano rimanere coinvolte nelle concitate fasi dell’inseguimento”.