Il consiglio comunale di Monza ha rinviato un’altra volta il dibattito sulla intitolazione dello stadio a Silvio Berlusconi: lunedì 1 luglio lo slittamento è stato chiesto da Martina Sassoli del Gruppo misto che a maggio si è opposta strenuamente al posticipo della discussione all’indomani delle elezioni europee votato da una parte del centrosinistra e dal centrodestra.
Monza: un altro rinvio per lo stadio a Berlusconi, interrogazione non risposta al vicesindaco Longoni
Il cambio di rotta rispetto a un paio di mesi fa, ha chiarito, è legato alla interrogazione ancora senza risposta con cui, insieme al collega di formazione Francesco Cirillo, il 13 giugno ha chiesto alla giunta di illustrare i motivi per i quali il giorno precedente il vicesindaco Egidio Longoni ha partecipato in rappresentanza dell’amministrazione alla cerimonia con cui il nome di Silvio Berlusconi è stato affiancato a quello del padre Luigi sull’insegna del Monzello.
«Diventa rilevante avere una spiegazione sulla procedura seguita – ha precisato la Sassoli – perché sia il Brianteo che il centro sportivo sono di proprietà comunale e sono stati dati in concessione d’uso» a privati.
Monza: un altro rinvio per lo stadio a Berlusconi, le motivazioni di Sassoli
«La questione – ha notato – non è solo amministrativa ma anche politica» dato che un paio di settimane prima che la mozione approdasse in aula, durante una trasmissione televisiva, Longoni ha espresso nettamente la sua contrarietà alla intitolazione in quanto considera l’ex presidente del Monza, nonché fondatore di Forza Italia, una figura divisiva dal punto di vista politico e ha bollato l’ipotesi come non «procedibile in breve tempo».
«O il vicesindaco ha sconfessato se stesso – ha commentato la Sassoli – o ha deciso di fare una sorpresa alla sua stessa maggioranza. Magari scopriremo che ci sono strade alternative al di fuori degli iter di legge che si possono seguire per intitolare beni pubblici dati in concessione a terzi senza passare dalla Prefettura, l’unico soggetto titolato alla toponomastica cittadina».
Monza: un altro rinvio per lo stadio a Berlusconi, i tempi
La giunta, ha ricordato, ha trenta giorni di tempo per rispondere all’interrogazione: il termine, ha affermato la presidente del consiglio comunale Cherubina Bertola, scadrà il 18 luglio in quanto il testo è stato inviato per mail alla segreteria dell’aula il 18 giugno.
Lunedì Longoni era assente e sia dalla giunta sia dal resto del consiglio nessuno ha fiatato sulla richiesta di «sospensiva» della discussione: con la pausa agostana di mezzo la mozione firmata dalla stessa Sassoli il 12 giugno 2023, il giorno della scomparsa di Berlusconi, potrebbe rimanere nei cassetti fino a settembre inoltrato.