Monza, Stadio “Silvio Berlusconi”: intesa sul rinvio del voto, ma il consiglio si spacca

Lo stadio di Monza, almeno per il momento, non sarà intitolato a Silvio Berlusconi: il consiglio comunale ha rinviato la mozione. E si è spaccato.
Silvio Berlusconi esultante allo stadio di Monza
Silvio Berlusconi esultante allo stadio di Monza

Lo stadio di Monza, almeno per il momento, non sarà intitolato a Silvio Berlusconi: lunedì 6 maggio il consiglio comunale ha rinviato la discussione della mozione presentata da Martina Sassoli del Gruppo misto e firmata dall’intero centrodestra il 12 giugno 2023, il giorno stesso della sua scomparsa.

Monza, Stadio “Silvio Berlusconi”: l’attacco di Sassoli

Lo slittamento del dibattito, che avrebbe diviso l’aula, è stato proposto da Sergio Visconti di Monzattiva: «Da grande tifoso del Monza e da esponente di una lista civica, sopra le parti – ha affermato – ritengo opportuno affrontare la mozione dopo le elezioni, per evitare strumentalizzazioni».
La richiesta che, di fatto, è il frutto di un confronto tra maggioranza e minoranza in corso da tempo, è stata respinta seccamente dalla Sassoli che, però, è stata spalleggiata solo da Paolo Piffer di Civicamente.  «È grave e pericoloso – ha attaccato – che la maggioranza chieda di posticipare con un colpo di spugna e un editto bulgaro la discussione di un atto domandato dalla minoranza senza che ci sia una pregiudiziale o una ragione urgente».

Monza, Stadio “Silvio Berlusconi”: fronte composito o stampella al Pd?

Il rinvio, in realtà, è stato votato da un fronte composito: si sono espressi a favore 19 consiglieri tra cui 11 del centrosinistra e 8 di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Lista Allevi mentre tra gli 11 contrari, oltre al Gruppo misto e a Piffer, figurano i due rappresentanti di LabMonza e 5 del Pd.

«Non ho voluto fare da stampella al Pd come ha fatto il resto del centrodestra – ha dichiarato in seguito la Sassolil’intitolazione ha un valore calcistico, sostenere che Berlusconi è un personaggio divisivo significa prendere una posizione politica».
E durante il dibattito in molti, nei diversi schieramenti, hanno puntato a evitare di accendere conflitti anche arrivando a ignorare la prenotazione di Francesco Racioppi di LabMonza che avrebbe potuto innescare la polemica dato che la civica ritiene «diseducativo» una intitolazione all’ex presidente del Consiglio che con il Calcio Monza ha raggiunto «traguardi innegabili» ma che è stato condannato a causa di «azioni scellerate».

Monza, Stadio “Silvio Berlusconi”: le reazioni del centrodestra, «una questione di tempi, non di metodo»

La conclusione della campagna elettorale, secondo qualcuno, potrebbe contribuire ad allentare la tensione: «Abbiamo accolto la proposta di Visconti – ha spiegato l’ex sindaco Dario Allevi perché vorremmo che si possa affrontare la discussione in un clima più sereno. Abbiamo qualche settimana per cercare» di trovare un accordo.

«È una questione di tempi, non di metodo – ha notato il leghista Simone Villa l’intenzione di intitolare lo stadio a Berlusconi rimane, così come l’obiettivo di sottrarre la sua figura alla polvere che sarebbe stata sollevata lunedì».

«È necessario essere capaci di creare consenso attorno alle proposte – ha commentato il forzista Pierfranco Maffè la mozione non è stata cancellata, ma lo stadio non è l’unico luogo che potrebbe essere dedicato a Berlusconi. Lui ha portato il Monza in serie A ma ci sono state altre persone che hanno fatto tanto per la società a partire da Valentino Giambelli». E le sue parole sono uno dei segnali che il confronto prosegue.