Monza, Fausto Biloslavo e gli occhi della guerra: successo per la serata coi Lions

Testimonianze in prima persona, racconti di guerra con Fausto Biloslavo a Monza su iniziativa dei Lions. Per un fine benefico.
Monza incontro Biloslavo Rotary
Monza incontro Biloslavo Rotary

Testimonianze in prima persona, racconti di guerra e del “lato oscuro dell’umanità”. Fausto Biloslavo, uno dei più noti inviati sui fronti più caldi del pianeta, ha condiviso le sue esperienze e le sue considerazioni mercoledì sera con i partecipanti a un incontro organizzato allo Sporting Club dal Lions Monza Duomo in intermeeting con il Leo Club Monza e altri Lions Club del territorio.

I giornalisti al fronte sono “gli occhi della guerra” che raccontano a chi sta a casa ciò che accade. Biloslavo ha specchiato più volte i suoi occhi in tanti altri occhi.
«Negli occhi tristi di un bambino soldato in Uganda; negli occhi dei feriti che si sentono scivolare via la vita; negli occhi terrorizzati dei prigionieri e negli occhi dei civili che scappano».

Monza, Fausto Biloslavo e gli occhi della guerra: nel 1983 in Afghanistan il primo incontro con Osama Bin Laden

Il giornalista triestino, classe 1961, ha rammentato di aver respirato lo spirito di avventura leggendo da adolescente le storie di Corto Maltese. Giovanissimo, ha fondato con altri due amici un’agenzia di stampa e da freelance nel 1983 si è recato in Afghanistan.

«Era l’anno in cui iniziava il successo di Vasco Rossi e noi cantavamo “Vita spericolata” in quei luoghi remoti. Un giorno un comandante Mujaheddin ci disse di non scendere nel villaggio vicino perché c’era uno sceicco pericoloso che proclamava la guerra santa. Era Osama Bin Laden, un nome che da lì a qualche tempo avremmo imparato a conoscere».

Monza, Fausto Biloslavo e gli occhi della guerra: l’Uganda cruciale nella vita giornalistica

Un momento cruciale della sua carriera giornalistica, quella che lui definisce la sua “speciale linea rossa”, avvenne anni dopo in Uganda quando assistette al massacro di 400 persone.
«Avevano bevuto una pozione a base di bacche preparata da una persona che aveva fatto loro credere che sarebbero stati immortali. Marciarono compatti credendo che nessuno li avrebbe fermati. Furono trucidati uno dopo l’altro. In quel momento capii che dovevo superare l’orrore, che lo scopo della mia vita sarebbe stato quello di raccontare storie, anche quelle più orribili».

Monza, Fausto Biloslavo e gli occhi della guerra: il conflitto in Ucraina

La guerra che Biloslavo sente più “sua” è quella in Ucraina che ha iniziato a documentare sin dai suoi prodromi: la rivolta di piazza Maidan, l’occupazione della Crimea, il conflitto in Donbass. «Un congelamento del conflitto credo che farebbe guadagnare gli ucraini. Al momento c’è in atto uno scontro globale in cui le autarchie provano a spostare l’asse geopolitico mondiale da ovest verso est. Da che parte stare? Dalla parte della libertà che è a ovest».

Monza, Fausto Biloslavo e gli occhi della guerra: l’iniziativa benefica internazionale

La serata ha sostenuto il service “Winter is coming”, un’iniziativa lionistica a carattere internazionale avviata dalla Finlandia per consegnare stufe nell’est dell’Ucraina.