Monza, ambientalisti: “Fuori il Golf Club dal parco”

Per gli ambientalisti del Comitato per il parco e della Villa Reale è anche mia il Golf Club deve lasciare il parco di Monza. In arrivo una raccolta firme.
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Per gli ambientalisti del Comitato per il parco e della Villa Reale è anche mia il Golf Club deve lasciare il parco di Monza. Nei prossimi giorni si faranno promotori di una raccolta firme tra i cittadini e le altre associazioni ambientaliste per portare avanti una battaglia che dura da trent’anni e si riaccende ad ogni scadenza di contratto.

Monza, ambientalisti sul golf: il sindaco sulla proroga in arrivo

L’attuale concessione (già prorogata di un anno) scade il 31 dicembre. Non era prevista alcuna possibilità di proroga, ma così non sarà come spiega il sindaco Paolo Pilotto che è anche presidente del Consorzio di gestione.

«Prevediamo una proroga tecnica di qualche mese – spiega Pilotto – per poter arrivare alla stesura di un bando di evidenza pubblica. Le linee guida sono quelle già scritte nel Masterplan, vogliamo seguire la strada del partenariato con il concessionario che non significa privatizzare il bene, ma studiare insieme al concessionario un percorso di valorizzazione che in questo caso riguarda l’ambito sportivo e di tutela ambientale».

Monza, ambientalisti: presenza non compatibile con parco storico e Unesco

Il Golf Club Milano nasce nel 1928 per iniziativa del giornalista e senatore Giuseppe Bevione con gli industriali Giorgio Enrico Falk e Giacinto Motta, l’attuale concessione firmata nel 2009 prevede il versamento di un canone annuo di 600 mila euro per un’area di 100 ettari sui 700 complesisvid el parco.

«Sappiamo che il Golf chiede un rinnovo ventennale – spiega Bianca Montrasio, portavoce del Comitato per il parco – noi proponiamo un rinnovo di al massimo 2 o 3 anni non prorogabili al termine dei quali diventerà irrevocabile la definitiva dismissione dell’area e delle strutture al Consorzio. Quell’area del parco merita di essere rinaturalizzata e restituita ai cittadini».

Per gli ambientalisti la presenza del Golf non è compatibile con un parco storico e ne pregiudica il riconoscimento a sito Unesco.

«Di fatto – spiega l’avvocato Roberto D’Achille del Comitato – la concessione affida per un canone che non è stato aggiornato negli ultimi 30 anni, un’ampia porzione di parco ai soci del Golf Club, precludendo l’utilizzo di un luogo che dovrebbe essere di tutti».

Monza, il sindaco: «Parco e villa hanno bisogno delle concessioni»

Le richieste degli ambientalisti non sembrano perseguibili, almeno non nell’immediato: «Il parco e la Villa – spiega il sindacohanno bisogno delle concessioni per la loro gestione ordinaria, ma non è escluso che l’ingresso di Fondazioni nel Consorzio possano portare ad un gestione anche economica diversa».

In questi giorni di grande lavoro (sono diverse le concessioni in scadenza) la bozza di convenzione non sembrerebbe ventennale, ma piuttosto di 10 o 12 anni con una base economica che potrebbe partire da 667 mila euro (ovvero lo stesso canone rivalutato). Il Consorzio intende richiedere anche 70 giorni all’anno di apertura al pubblico e attività inclusive per persone con disabilità e per avvicinare allo sport persone di fasce di età diverse.