Parco di Monza, 5 stelle regionale all’attacco: “Golf tolto o dimezzato e autodromo elettrico”

Il Golf  club Milano nel parco di Monza
Il Golf club Milano nel parco di Monza

La presenza del Golf club e dell’autodromo nel Parco di Monza «risulta assolutamente ingiustificata»: il Movimento 5 Stelle lo afferma da anni e lo ribadisce nelle osservazioni al masterplan della Villa reale presentate nei giorni scorsi. Nel documento, a cui ha collaborato l’ex consigliere regionale Marco Fumagalli, accanto a prese di posizioni note ne compaiono altre inedite.

Parco di Monza, 5 stelle regionale all’attacco: le osservazioni al masterplan della Villa reale

Non è nuovo l’auspicio di estromettere il golf dal polmone verde o, in alternativa, di dimezzarne la superficie aprendo i cancelli al pubblico, a prezzi accessibili, mentre lo è la proposta di conversione del circuito. Di fronte all’impossibilità di chiuderlo i pentastellati immaginano un percorso decennale «che miri a renderlo almeno accettabile dal punto di vista ambientale» riservando la pista ai veicoli «a trazione elettrica, eventualmente con un sistema di alimentazione a idrogeno».

Se l’osservazione venisse recepita Monza dovrebbe dare l’addio alla Formula Uno e a tante altre manifestazioni ma, assicura il M5S, «avremmo tutto il tempo per definire meglio gli accordi contrattuali e il circuito potrebbe diventare un ente per studiare l’organizzazione di eventi sportivi a impatto ambientale zero». Il Movimento rispolvera il sogno, cullato da molti, di vedere la Villa Reale e il parco tra i beni patrimonio dell’Unesco: il riconoscimento, commenta, aiuterebbe ad adottare «misure rigorose per proteggere la biodiversità».

Parco di Monza, 5 stelle regionale all’attacco: primo passo, passaggio a governance totalmente pubblica

Il primo passo, spiega la consigliera regionale Paola Pizzighini, dovrebbe essere il passaggio a una governance totalmente pubblica che escluda Assolombarda e Camera di commercio. Il consorzio di gestione dovrebbe essere affiancato da una società in house che esegua i lavori di manutenzione e da una fondazione «aperta a benefattori» privati e pubblici tra cui l’irccs San Gerardo che potrebbe mettere disposizione la propria quadreria per renderla il primo nucleo «di un museo d’arte brianzolo».