Monza: addio a monsignor Enrico Rossi, teologo del Duomo e uomo di cultura

Si è spento all’età di 92 anni monsignor Enrico Rossi, per anni al servizio del duomo di Monza. I funerali lunedì 23 dicembre.
Monza monsignor Enrico Rossi - foto Radaelli
Monza monsignor Enrico Rossi – foto Radaelli

Si è spento all’età di 92 anni monsignor Enrico Rossi, per anni al servizio del duomo di Monza come teologo, confessore e referente per la chiesa delle sacramentine.

Monza: addio a monsignor Enrico Rossi, camera ardente e funerali

Il funerale è in programma lunedì 23 dicembre, alle 15.30, in duomo a Monza

Chi lo ha conosciuto, incontrato e apprezzato potrà salutarlo nella sala del granaio del duomo, accanto all’ingresso laterale della basilica, dove è stata allestita la camera ardente, aperta al pubblico dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Monza: addio a monsignor Enrico Rossi, era alla rsa San Pietro

Nato a Villasanta nel 1932, don Enrico è stato ordinato sacerdote nel 1955 dal cardinale Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI. Dieci anni più tardi, nel 1965, ha conseguito la laurea in diritto canonico. Dal 1971 ha esercitato come giudica del tribunale ecclesiastico regionale di Milano. È stato nominato prelato d’onore nel 1987 e protonotario apostolico nel 1997. Nello stesso anno ha iniziato il suo servizio in duomo a Monza dove è entrato a far parte del capitolo del duomo. Da diverso tempo era ricoverato nella rsa San Pietro, dove ha continuato a svolgere il suo ministero sacerdotale animando il rosario per gli ospiti nel pomeriggio.

Monza: addio a monsignor Enrico Rossi, per anni protagonista della vita culturare del Duomo

Uomo di profonda cultura, teologo appassionato e preparato, persona a volte spigolosa ma sempre curiosa e aperta all’incontro, monsignor Rossi ha animato per anni la vita culturale del duomo di Monza, diventando nel tempo un punto di riferimento anche per i confratelli che abitavano in canonica con lui. Non ha smesso di predicare e di mettersi al servizio della Parola anche negli ultimi anni, nonostante le forze fossero venute meno. Lo scorso anno, in occasione di un rosario meditato organizzato dal santuario delle Grazie, aveva rilasciato la sua testimonianza di sacerdote anziano, ospite della residenza San Pietro.

«Lasciare improvvisamente la casa e i vari uffici non è stato facile – aveva detto – ma la mia vita è ancora un seme nascosto che attende di sbocciare. Qui in casa di riposo sono tornato a fare veramente il curato, nel senso che sono curato e curato bene», amava scherzare.