Un “money transfer” di Monza avrebbe trasferito illecitamente all’estero 560mila euro. E’ quanto avrebbero appurato i militari della Guardia di Finanza del comando provinciale guidati dal colonnello Maurizio Querqui. La scoperta è avvenuta nell’ambito delle attività di monitoraggio del corretto adempimento degli obblighi previsti dalla disciplina antiriciclaggio a contrasto dei fenomeni di riciclaggio e reimpiego dei proventi criminali nel sistema finanziario ed economico.
Trasferimento illecito con “rimesse sotto soglia”
Il controllo è stato effettuato dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza. Nel corso dell’attività ispettiva, i Finanzieri hanno monitorato 8 mila operazioni pari a circa 4 milioni di euro di rimesse verso Paesi stranieri, rilevando, nell’arco temporale di tre anni di operatività dell’agente finanziario, “il superamento, per il 15% delle rimesse di denaro analizzate, della soglia limite di 1.000 euro fissata dalla legge“.
In particolare le Fiamme Gialle avrebbero accertato: “attraverso riscontri documentali, assunzioni di informazioni e l’incrocio di plurime segnalazioni di operazioni sospette” un presunto: “sistematico aggiramento della normativa antiriciclaggio, che si sarebbe realizzato con la tecnica del frazionamento della rimessa in più importi sotto soglia, generalmente 999 euro“.
Nel money transfer di Monza: “Somme artificiosamente spacchettate”
La somma complessiva che la clientela dell’agente money transfer intendeva trasferire ad un determinato beneficiario estero, secondo le indagini sarebbe stata quindi: “artificiosamente “spacchettata” adottando diversi espedienti, tra cui la registrazione della rimessa in capo a plurimi mittenti – attribuendo fittiziamente la titolarità delle singole operazioni finanziarie a terzi ignari, familiari, amici e, o, conoscenti compiacenti – ovvero ricorrendo all’utilizzo di più circuiti di pagamento“.
Titolare del money transfer di Monza denunciato
Al termine dell’attività ispettiva, il titolare dell’agenzia money transfer è stato deferito alla Procura della Repubblica di Monza: “in relazione all’acquisizione e comunicazione, ai vari istituti di pagamento, di informazioni non veritiere in ordine ai dati identificativi dei soggetti mittenti mentre l’attività” dicono le Fiamme gialle, e il money transfer, è stato segnalato alla Ragioneria territoriale dello Stato per le presunte: “plurime violazioni amministrative acclarate” nonché “all’O.A.M. – Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori Creditizi – per le conseguenti determinazioni di sospensione/cancellazione dell’attività finanziaria dal relativo Registro“.