Corruzione in Brianza, a Macherio restituita la “mazzetta”: il sindaco applaude il dipendente

La "mazzetta" era in una confezione regalo natalizia, il dipendente l'ha restituita e ha presentato un esposto in Procura
Il sindaco Mariarosa Redaelli
Il sindaco Mariarosa Redaelli Elisabetta Pioltelli

Gli aveva fatto trovare una “mazzetta” in una busta nascosta dentro una confezione regalo natalizia consegnata direttamente dall’imprenditore, ma il dipendente pubblico non solo gliel’ha restituita, ma ha anche presentato un esposto sull’accaduto alla Procura di Monza da cui sono partite le indagini. Tocca anche il Comune di Macherio, ma con risvolti positivi, Ia vicenda giudiziaria che, con le accuse di corruzione e turbativa d’asta, ha portato all’arresto di cinque persone, un imprenditore e quattro dipendenti di enti pubblici.  

A Macherio restituita la “mazzetta” dal dipendente

I quattro funzionari arrestati dalle Fiamme gialle monzesi, lavoravano nei comuni di Desio, Biassono, Pessano con Bornago e in Provincia di Monza e Brianza. A Macherio, invece, il tentativo di corruzione non è andato in porto: un dipendente pubblico ha rispedito la mazzetta al mittente dando via alle indagini.  Il funzionario  del Comune di Macherio era responsabile, progettista e direttore dei lavori che erano nell’interesse dell’imprenditore arrestato. 

A Macherio restituita la “mazzetta”: parla il sindaco

Mi ha fatto piacere che la cosa sia andata così– commenta il sindaco di Macherio, Mariarosa Redaellinon posso dire altro perché la magistratura ha fatto e farà quello che deve, mi ha fatto piacere la reazione ed il comportamento del mio dipendente. La vicenda, in senso generale, lascia tanta amarezza– prosegue il sindaco – ci saranno le indagini e gli approfondimenti necessari da parte della magistratura, però le ricadute sull’opinione pubblica sono evidenti e pesanti. Non va bene per il momento che viviamo che accadono queste cose; parliamo tanto di avvicinamento delle istituzioni ai cittadini, ma queste vicende non fanno altro che alimentare un senso di sfiducia. Poi, però– e conclude- voglio dire che fortunatamente possiamo basarci su dipendenti che si comportano sempre in modo corretto e lavorano per il bene dell’ente”.