Metro M5 a Monza, l’associazione Hq risponde alle critiche degli ambientalisti: «Bisognerebbe chiedere tutti insieme di accelerare l’opera»

L'associazione HqMonza ribatte alla nuova presa di posizione del Coordinamento dei comitati e della associazioni ambientaliste di Monza sulla metropolitana M5.
Un vagone della lilla
Un vagone della lilla

Non risponde il Comune, non ci pensa proprio la Regione e allora è l’associazione HqMonza a prendere carta e penna (digitali) per ribattere a distanza alla nuova presa di posizione del Coordinamento dei comitati e della associazioni ambientaliste di Monza, che la scorsa settimana hanno (ri)sollevato una serie di perplessità a proposito della linea metropolitana in città. Suggerendo, anche una volta, di prendere in considerazione anche l’opzione zero, cioè cancellate il progetto. Succede mentre manca ormai poco alla conclusione del Paur, il procedimento autorizzativo finale regionale che sdoganerà la gara d’appalto.

Metro M5 a Monza, l’associazione Hq risponde alle critiche degli ambientalisti: nuove stazioni Fs non sono possibili

Intanto, sostengono ad Hq, “non è tecnicamente possibile fare altre stazioni sulle linee ferroviarie che attraversano Monza. Rfi lo ha detto a più riprese in documenti ufficiali e incontri pubblici”, quindi la Monza-Ovest sarebbe un miraggio.

Abbiamo verificato con ingegneri esperti le ragioni addotte dalle ferrovie: sono complicate, ma fondate e credibili. Ricordiamo peraltro che M5 avrà 7 stazioni dentro la città e treni ogni 6 minuti, dalle 5:40 alle 24, cosa molto diversa da quanto offrono le ferrovie. Davvero non c’è paragone con le attuali 2 fermate Fs (3 future) e i convogli Trenord in media ogni 24 minuti”. E poi, aggiunge l’associazione, “i treni locali sulla Chiasso e forse anche sulla Lecco saranno prima o poi ridotti. È cosa nota sin dal 1999. Perché il sistema ferroviario monzese fa parte del Corridoio plurimodale Tirrenico-Nord Europa, sul quale invece aumenteranno progressivamente i treni internazionali, specie quelli merci (con convogli da 2mila tonnellate lunghi fino a 850 metri)”.

Metro M5 a Monza, l’associazione Hq risponde alle critiche degli ambientalisti: il ruolo ambientale

Hq difende anche il ruolo ambientale della M5, perché riduce il traffico auto, “parliamo di 28.000 passeggeri al giorno nelle sole ore di punta, per ogni anno di esercizio, è calcolata una riduzione di 25 milioni di spostamenti in auto. Nel complesso, la M5 sino al nord di Monza consentirà una riduzione significativa di biossidi, anidride carbonica e polveri fini” e “sono calcolati circa 500 incidenti stradali in meno ogni anno”.

Metro M5 a Monza, l’associazione Hq risponde alle critiche degli ambientalisti: itinerario più efficace

Per l’associazione l’itinerario previsto è il più efficace (“confermato da due studi autonomi, non collegati tra loro, compiuti da Mm Spa e dall’Agenzia mobilità ambiente e territorio” e il capolinea, contestato la scorsa settimana, “serve Provincia, Questura e altri uffici lì previsti” e “avrà anche un autosilo da 2.500 posti auto”.

Metro M5 a Monza, l’associazione Hq risponde alle critiche degli ambientalisti: «Chiedere sin da ora potenziamento del trasporto pubblico locale»

Anziché vagheggiare su un azzeramento del progetto M5 alla vigilia della gara d’appalto e su ferrovie potenziate e tram impossibili, bisognerebbe che tutti insieme i monzesi chiedessero di accelerare i tempi per costruire la M5 – è la conclusione di HqMonzaAnche per il 2023 Legambiente conferma che la nostra è la città più inquinata della Lombardia, diamoci una mossa. Bisognerebbe anche chiedere che sin da ora venga progettata, in sinergia con M5, una riorganizzazione con potenziamento del trasporto pubblico di superficie. Quanto alle ferrovie dentro la città, bisognerebbe invece reclamare con forza barriere anti rumore sulle due linee Milano-Chiasso e Milano-Lecco, perché siamo l’unica città italiana densamente abitata che ancora non ha queste (minime) protezioni”.