«Gli uffici regionali evidenziano l’assoluta estraneità riguardo l’indebito accesso nell’area della Lombarda Petroli, riportato recentemente dagli organi di stampa». Ad intervenire sulla vicenda della macchina “misteriosa” trovata senza permesso all’interno dell’ex raffineria, è la Direzione ambiente e clima della Regione Lombardia che con una nota smentisce qualunque tipo di ingaggio da parte dell’ente regionale. Una precisazione che non nasconde però una certa preoccupazione da parte del Pirellone per le tempistiche troppo dilatate riguardo il progetto di bonifica che sarà finanziato con fondi del Pnrr.
«Il fine perseguito da Regione Lombardia in merito alla bonifica dei siti orfani, incluso per primo quello di Villasanta, è quello di procedere senza ulteriori indugi a risolvere annosi problemi di contaminazione che investono l’area, nell’ottica di tutela della salute pubblica, utilizzando risorse comunitarie dedicate», si legge nella nota inviata dall’Ufficio ecologia.
Lombarda Petroli, risposta alla curatela
Per il Pirellone è l’occasione anche per chiarire «il presunto rapporto conflittuale tra curatela e Regione», sollevato dalle parole dell’avvocato Umberto Grella, legale dei curatori fallimentari dell’ex raffineria, che nei giorni scorsi aveva avanzato la possibilità di denunciare proprio la Regione per omissione di atti d’ufficio per la mancata comunicazione del nominativo del funzionario responsabile del procedimento, attesa da mesi.
«Regione Lombardia sta operando in maniera aderente alle previsioni di legge – precisano da Milano – che impongono di intervenire tempestivamente alla bonifica dell’area, e tutto ciò sempre nel proseguimento esclusivo dell’interesse pubblico».
Lombarda Petroli, l’auto non autorizzata
Per quanto riguarda la presenza di un’auto non autorizzata che sarebbe entrata nella proprietà privata della Lombarda Petroli nei giorni scorsi, è ancora Regione a ribadire la modalità di intervento fino ad ora utilizzata.
«Tutte le precedenti attività di accesso di personale regionale e di Arpa sono sempre state preventivamente anticipate da una comunicazione del Comune di Villasanta. Regione Lombardia ribadisce la legittimità dell’azione delle amministrazioni pubbliche interessate, finalizzate a risanare e restituire al territorio e alla collettività un’area da troppo tempo compromessa e lasciata all’incuria. Un’azione che proseguirà nel rispetto delle ristrette tempistiche dettate dall’Unione europea per la conclusione degli interventi di risanamento fissate nel primo trimestre del 2026, pena la perdita delle risorse stesse e la restituzione delle somme eventualmente utilizzate».
Lombarda Petroli, la replica non convince
Una replica che non convince il legale dei curatori che ha più volte denunciato l’immobilismo della Regione che ad oggi non avrebbe ancora adempiuto alla presentazione della documentazione necessaria per avviare le fasi preliminari di ispezione del sito.
«Noi, in quanto curatori fallimentari, dobbiamo rendere conto al pm, al giudice delegato, ai creditori. Se dovesse capitare un incidente mentre qualcuno non autorizzato si trova all’interno dell’area noi ne saremmo responsabili. Tollerare un simile atteggiamento equivale all’essere conniventi», aveva spiegato lo stesso Grella all’indomani della scoperta della presenza di alcuni tecnici non autorizzati all’interno della Lombarda Petroli.