Lissone, il vicesindaco Sala: “Siamo la giunta del fare, progetto piazza Libertà da rivedere”

La prima intervista del nuovo vicesindaco di Lissone Ruggero Sala che spazia dal commercio al progetto di riqualificazione di piazza Libertà
Ruggero Sala

«Siamo la giunta del fare. Che, a differenza della giunta precedente, non vuole cancellare tutto quello che hanno fatto i predecessori, ma – con senso critico- rispettare le buone proposte fatte in passato se le riterremo utili per la città. Faremo però una politica differente da chi ha amministrato fino a maggio, e sarà fondata sul lavoro con l’obiettivo di far stare bene le persone e metterle nelle condizioni di vivere il territorio nel miglior modo possibile».

Lissone, il vicesindaco: “Preoccupato dalla gestione del verde della nuova piazza Libertà”

Poche chiacchiere e operatività, sembra, questo lo slogan adatto al pensiero di fondo del vice sindaco di Lissone, Ruggero Sala, che concede la sua prima intervista per delineare i primi obiettivi dei suoi assessorati, ma anche le prime critiche su alcuni temi. A cominciare dal centro storico e quindi da piazza Libertà in piena fase di riqualificazione. «Il rifacimento della piazza può piacere o non piacere– sostiene Sala – ma siamo seriamente preoccupati dalla gestione e dalla manutenzione futura. C’è parecchio verde e piante che richiederanno una manutenzione notevole affinché si possa mantenere con il giusto decoro. Ad oggi penso ci sia già un problema di gestione. Non entro nel merito del giudizio estetico- aggiunge- ma ci sono dei costi, il verde piace a tutti, ma serve poi curarlo».

I lavori di riqualificazione di piazza Libertà a Lissone

Lissone, il vicesindaco Sala: “Idee per rilanciare il settore del mobile”

E fa sapere di aver già predisposto alcune modifiche quali l’eliminazione della fioriera in piazza della chiesa («toglieva parcheggi») e lo spostamento di altre in altri ambiti del centro storico («sollecitato da alcuni esercenti»). Ruggero Sala è un commerciante e nutre particolare attenzione alle attività. «Come assessore al Marketing territoriale ho partecipato alle riunioni del Duc (Distretto urbano del commercio) e ho incontrato con il sindaco Apa Confartigianato- spiega- abbiamo definito il primo bando del Duc e ne predisporremo un secondo. Abbiamo dato proroga, nell’interesse dei commercianti, ai dehors gratuiti sino al 30 dicembre, con Apa e Pro Loco abbiamo in mente progetti per rilanciare Lissone nel settore del mobile: vogliamo far tornare i fasti che hanno reso la città nota in tutto il mondo. Questa è la nostra ambizione». Step by step. «Coinvolgendo anche le industrie non solo del settore mobile, ma tutte quelle eccellenze territoriali che ci consentiranno di abbracciare l’intera città– precisa- si sta creando un gruppo coeso, gli artigiani sono molto coinvolti. Vogliamo fare le cose per bene».

Il vicensindaco di Lissone: “Totem informativo e via le barriere architettoniche al cimitero”

Martedì, poi, vertice con “Lissone Commercia” per guardare al futuro. Primi obiettivi: Festa dell’Uva in autunno, e programmazione del Natale, luminarie ed eventi (in quest’ultimo caso coinvolgendo Unione Commercianti). E, dopo Natale, sguardo al 2023. «In tal senso pensiamo al Salone del Mobile che non potrà che essere una vetrina privilegiata per il rilancio di Lissone, coinvolgendo tutta la società», sottolinea Sala. Marketing territoriale in primo piano. Senza dimenticare le altre deleghe (Anagrafe e servizi cimiteriali). «Per il cimitero vorrei concretizzare un progetto di cui si parla da anni, ovvero il totem (sistema informativo che consente ai cittadini di poter individuare la localizzazione delle tombe ndg) e poi si farà attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla custodia del cimitero», annuncia «per l’Anagrafe, invece, credo che sia da adeguare l’organico fermo a quando la città aveva 33mila abitanti». E, infine, due messaggi. Allargando lo sguardo, Sala è chiaro con le opposizioni lissonesi («non chiudiamo la porta in faccia a nessuno, ma coloro che oggi reclamano democrazia o spazi, quale atteggiamento hanno tenuto quando erano in maggioranza?».