Il venerdì all’autodromo di Monza del fotografo brianzolo del Cavallino: “Sorpreso dalla tribune con poca gente”

"Per fare le foto qui mi sposto principalmente a piedi o con uno scooter dotato di pass di servizio (perché è la gara di casa)"
Il fotografo Alberto Crippa dal profilo Instagram

Un giorno nella vita di un fotografo di Formula 1. Alberto Crippa, fotografo ufficiale del Cavallino Rampante e brianzolo doc racconta al Cittadino un venerdì speciale per il team di Maranello: quello del GP di casa e del compleanno del suo pilota Carlos Sainz.

Alberto, come si è strutturata la giornata di oggi?

“La giornata di oggi è andata bene, anche se non è stata il massimo a livello di luce. Non che il tempo fosse brutto, ma sono arrivate quelle nuvole che coprono il sole e non vanno via. Per questo sono un po’ rammaricato. Oggi sono arrivato in circuito più tardi perché, con le attività che iniziavano più tardi piloti non sarebbero arrivati al circuito prima delle 11. Comunque per le 9-9.30 ero in sala stampa”.

Il fotografo del Cavallino Alberto Crippa: “Definito un piano di lavoro”

Quindi facevi parte anche tu dello schieramento di fotografi in attesa dell’ingresso dei piloti ai tornelli?

“No, faccio un lavoro di squadra. Io lavoro per la “Colombo images”, (fondata dallo storico Ercole Colombo n.d.r.). Ad andare in giro per il mondo solitamente siamo in due: io che faccio tutte le gare e due ragazzi che si alternano. Poi collegati da remoto da casa ci sono altri ragazzi che ricevono le foto e le pubblicano, perché, con la tecnologia dei social media di oggi, fare tutto da soli è impensabile. In questo, che è il weekend di casa siamo in di più e per certi versi deve essere tutto calcolato, in modo da coprire tutta la pista che ci interessa. Questa mattina si accavallavano un po’ di attività, per cui io non ho coperto l’arrivo dei piloti ma la conferenza tenuta dal responsabile della Power Unit Enrico Gualtieri”.

Quindi come si è organizzato il tuo team in pista per le prove libere di oggi?

“Abbiamo redatto un piano di lavoro per definire come dislocarci sul circuito per coprire le diverse esigenze. Questa mattina io sono partito dall’uscita box, fotografando dalla terrazza Aci. All’uscita della pit lane c’è una bella grafica con il tricolore e ho fotografato le macchine mentre uscivano dalla corsia box con quello sfondo. Poi mi sono spostato al serraglio e nel pomeriggio ero posizionato all’Ascari”.

Come ti sposti da una parte all’altra, soprattutto all’estero quando siete in due?

“Nei circuiti di nuova generazione, dove ci sono delle strade esterne che girano attorno alla pista ci vengono messi a disposizione degli shuttle. Qui mi sposto principalmente a piedi o con uno scooter dotato di pass di servizio (perché è la gara di casa). Non uso un monopattino perché con l’attrezzatura è pericoloso”.

Alberto Crippa: “Sono rimasto colpito dalla poca gente. Rispetto al solito le tribune erano vuote”

C’è qualcosa che ti ha colpito della giornata di oggi o è stato un venerdì come un altro?

“Si, purtroppo oggi sono rimasto colpito dalla poca gente. Rispetto al solito le tribune erano vuote, non so se fosse legato alla questione pass, che una volta con il circolare prato potevi sederti in tribuna anche il venerdì, non me ne intendo. Però ho dovuto scendere con i tempi di scatto per creare del movimento perché è brutto trovare gli spalti vuoti. Speriamo che domani e dopo la situazione migliori”.

Sono tanti anni che fai questo lavoro (ventisei). Ti senti sopraffatto dalla routine o riesci a trovare ogni giorno stimoli diversi?

“No, routine no. Se ci fosse la routine pianterei lì tutto. La fortuna del mio lavoro è che anche tornado negli stessi circuiti c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e spunti diversi da cercare. Poi anche le giornate sono sempre diverse dal punto di vista meteorologico. Ad esempio speriamo che domani (i piloti della Ferrari n.d.r) riescano a fare la pole o arrivare nei primi tre, così da avere qualcosa di diverso da fotografare”.