Caro affitti anche a Monza: «Serve tavolo con Comune e università»

Sul caro affitti interviene anche Asia Usb, l’Associazione inquilini e abitanti dell’Unione sindacale di base, e chiede un tavolo di lavoro a Comune di Monza e università.
Case in affitto
Case in affitto

«Il problema c’è, eccome se c’è. Ed è arrivato il momento di affrontarlo». Sul caro affitti interviene anche Asia Usb, l’Associazione inquilini e abitanti dell’Unione sindacale di base, in questi giorni a fianco degli studenti (e dei lavoratori) in protesta, impegnati a rivendicare il diritto alla casa.
«Sono finalmente esplose tutte le contraddizioni di un sistema che non funziona e che non ha mai funzionato: contraddizioni che l’inflazione ha fatto emergere nelle loro reali dimensioni. La carenza di politiche abitative serie e la mancanza di un patrimonio pubblico in grado di fronteggiare le emergenze sono, purtroppo, strutturate».

Caro affitti anche a Monza: la posizione di Usb monzese, “in città universitari che faticano a Milano”

Lo spiega Gianni Romano della sezione monzese di Usb sollecitando l’istituzione di un tavolo di lavoro che coinvolga tutte le parti in causa, «dal Comune alla Provincia, dai sindacati alle università». Con interventi adeguati, «Monza potrebbe accogliere gli universitari che faticano a pagare i canoni degli affitti milanesi: non solo la nostra città si trova a pochi minuti di treno dalla Bicocca e dagli altri poli accademici del capoluogo della Regione ma, anche, dispone di un buon numero di strutture e di alloggi che, a prezzi calmierati, potrebbero essere messi a disposizione di chi ne ha bisogno».

Caro affitti anche a Monza: “Promuovere censimento di alloggi sfitti e inutilizzati”

La protesta degli universitari, prosegue Romano, ha fatto tornare alla ribalta vecchi, nuovi problemi: «È la volta buona, questa, per promuovere finalmente anche un censimento degli alloggi sfitti o inutilizzati. Penso ad esempio alle due palazzine di via Curtatone che in passato sono anche state occupate abusivamente, e poi sgomberate, e che ora si trovano sepolte da una vegetazione incolta. Ma sono tanti gli alloggi inutilizzati presenti in città ed è un vero paradosso, viste le esigenze espresse a gran voce ormai da più parti. La protesta monta e noi – conclude – non possiamo stare a guardare».