Monza sempre più “milanese”, i giovani se ne vanno e arrivano gli esuli della Madonnina

Monza come Milano: il capoluogo brianzolo espelle i giovani che non possono permettersi i prezzi delle case e gli affitti che in parecchi quartieri sono nettamente superiori a quelli di molti comuni vicini per poi riaccoglierli anni dopo, quando hanno raggiunto una certa stabilità economica e tornano, magari per avvicinarsi alla famiglia di origine o per la nostalgia del luogo in cui sono cresciuti che, peraltro, offre maggiori servizi rispetto a centri più piccoli.

Monza, in dieci anni in 32mila andati via e 38mila arrivati

Il fenomeno emerge dalla fotografia della popolazione fornita dall’ufficio statistica del Comune: il primo dato sorprendente è il continuo ricambio degli abitanti. I residenti sono cresciuti fino a 124.840 nel 2019 ma sono calati a 121.799 nel 2022: ogni anno alcune migliaia di persone lasciano Monza, sostituite da altre in arrivo. Dieci anni fa i nuovi residenti erano poco più di 3.000 ma nel 2020 sono stati 4.061 e nel 2021 sono saliti a 4.455: a conti fatti dal 2011 sono stati 38.261. Nello stesso periodo hanno traslocato in 32.512.

Gli altri elementi su cui gli amministratori dovranno riflettere sono le località di provenienza dei nuovi cittadini e le mete di chi fa le valigie: esclusi i trasferimenti dall’estero la stragrande maggioranza degli spostamenti avviene nel giro di una manciata di chilometri. In testa alla classifica delle città che guardano a Monza c’è Milano da cui, tra il 2011 e il 2022, sono partite 5.617 persone.

A grande distanza seguono Lissone da cui sono arrivati 1.765 immigrati, Sesto San Giovanni (1.677), Cinisello Balsamo (1.247), Brugherio (1.062), Muggiò (847), Villasanta (691). All’ottavo posto c’è Roma che ha inviato a Monza 602 abitanti: per trovare un’altra località fuori regione occorre scendere al quindicesimo gradino della classifica, occupato da Napoli con 377 immigrati mentre al ventesimo c’è Torino con 261 e al ventiduesimo Palermo con 217. Oltre 18.000 nuovi residenti provengono da località non indicate.

Milano attrae i monzesi, poi Lissone, Villasanta e Vedano

Milano guida il podio anche delle mete dei monzesi: nello stesso periodo il capoluogo lombardo ha attratto 3.440 persone e si piazza davanti a Lissone con 2.687, Villasanta con 1.391, Vedano con 840, Brugherio con 832, Muggiò, Cinisello, Biassono, Concorezzo, Sesto. Roma, al diciassettesimo posto, ha richiamato 315 residenti ed è l’unica città al di fuori della Lombardia a comparire nell’elenco di trenta località.

L'assessore di Monza Egidio Riva
L’assessore di Monza Egidio Riva

«Questi processi richiedono ragionamenti approfonditi – spiega l’assessore al welfare Egidio Rivase la tendenza sarà confermata entro il 2030 il 36,6% dei monzesi avrà più di 65 anni. Dovremo investire in azioni per il sostegno agli anziani ma anche in politiche per cercare di non perdere i giovani e per tentare di attrarli da fuori. Monza deve essere più inclusiva nei confronti di chi non ha disponibilità economiche elevate». I nuovi processi dovrebbero passare dal rilancio dell’edilizia convenzionata con l’introduzione di premialità per gli operatori immobiliari che punteranno su questo tipo di costruzioni.

«Dobbiamo – aggiunge Riva – garantire più servizi alle giovani coppie come abbiamo fatto subito dopo il nostro insediamento con l’assunzione di nuove educatrici per i nidi. Dobbiamo cercare di ridurre le diseguaglianze: su questo punto mi sono confrontato a marzo durante il Forum del welfare con i colleghi di altre città. Dobbiamo evitare di seguire le orme di Milano che sta diventando una città in cui chi sta bene vive bene e gli altri faticano sempre più». Gli oltre 5.000 milanesi che in un decennio si sono spostati a Monza, espulsi da valori immobiliari inavvicinabili per molte famiglie, potrebbero suonare come un campanello d’allarme