Anche la politica torna a spingere perché la Regione crei un fondo integrativo per le compensazioni ambientali delle tratte B2 e C di Pedemontana “fino a raddoppiare le risorse attualmente a disposizione in capo alla società“. Lo chiedono Pd e AVS con una mozione urgente promossa da consiglieri regionali Gigi Ponti, del Partito Democratico, e Onorio Rosati, di Alleanza Verdi e Sinistra.
Pedemontana, mozione urgente in Regione: i contenuti
Risorse che dovranno garantire “la realizzazione delle opere di rinaturalizzazione del territorio coinvolto dalla nuova tratta dell’arteria autostradale, messe a rischio anche dall’aumento dei costi dovuti all’inflazione”.
La mozione calcola che l’inflazione “tra il 2009 e il 2025 sia pari al 32,7% e che il solo costo delle aree da espropriare per la realizzazione delle compensazioni ambientarli sarebbe oggi pari a 40,5 milioni di euro“. Quindi gli iniziali 100 milioni, definiti nel 2009, di cui 35 per la realizzazione dei 90 km di Greenway e 65 per le altre opere (rimboschimenti, parchi territoriali, sistemi verdi), per molti comuni coinvolti “risultano oggi pesantemente al di sotto delle reali necessità“. Le risorse, si legge nella mozione, dovranno essere in misura anche superiore alla soglia indicata dalla legge, il 20%, dedicate alle compensazioni relative ai boschi che vengono trasformati dalla realizzazione della tratta autostradale.
Pedemontana, mozione urgente in Regione: i commenti di Ponti e Rosati
«Sapevamo che questa infrastruttura avrebbe avuto un impatto su un territorio che è già abbondantemente sfruttato e che quindi ha bisogno di ritrovare equilibrio e tutela per delle aree a verde che devono essere riqualificate – ha dichiarato il consigliere regionale cesanese del PD Gigi Ponti – Ora è davanti agli occhi di tutti la cantierizzazione con i suoi effetti. Suona l’ultima campanella per chi, in modo responsabile, intenda mettere in campo progetti seri di riequilibrio a compensazione dei lavori».
Aggiunge Onorio Rosati, capogruppo di AVS in Regione: «È fondamentale che le compensazioni ambientali ci siano e che rimangano sul territorio, sui Comuni che sono più toccati dalla realizzazione dell’autostrada, e che contribuiscano a ricucire e ripristinare le aree verdi. Quanto alla percentuale riservata specificamente alla parte al ripristino dei boschi che sono sul tracciato, per la loro rilevanza per la residua fauna selvatica presente, va indubbiamente elevata la quota del 20% prevista per legge, come scriviamo nella nostra mozione»