M5 a Monza, Hq sugli extracosti: «I 400 milioni ci sarebbero, i documenti di Milano no»

Perché la metropolitana non arriva a Monza? Prova a dare una risposta l’associazione Hq e a ancora una volta boccia Milano.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala Fabrizio Radaelli

Perché la metropolitana non arriva a Monza? Prova a dare una risposta l’associazione Hq dopo che a Roma è passato l’ordine del giorno da 300 milioni di euro che potrebbe sbloccare le gare di appalto per il prolungamento della M5. Secondo Hq i 400 milioni di euro per gli ormai famosi “extracosti” sarebbero disponibili ma il Comune di Milano e MM non hanno ancora presentato il preventivo delle spese a Stato e Regione, sette mesi dopo aver lanciato l’allarme. E allora, si chiede, “visto che è un prolungamento che interessa due province, perché lo Stato o la Regione Lombardia non prendono in mano la situazione?”.

M5 a Monza, Hq sugli extracosti: la documentazione che non c’è

A luglio 2024 il Comune di Milano aveva inviato al Ministero delle Infrastrutture una informativa per segnalare che il miliardo e 300 milioni stanziati sei anni fa oggi non sono più sufficienti – scrive l’associazione – Mancherebbero altri 400 milioni. Una nota generica alla quale ad oggi, cioè a sette mesi dal PAUR (autorizzazione finale regionale) del giugno 2024, ancora non ha fatto seguito, certificato dai progettisti di MM Spa, il “preventivo”, cioè una relazione con computo metrico estimativo che giustifichi la revisione prezzi ed i costi di alcune opere in variante decise a Cinisello Balsamo”.

Per questo a tutte le garanzie istituzionali, come quella fornita dal ministro Giorgetti sui 300 milioni e l’ufficiosa disponibilità da parte di Regione, Monza e Cinisello per gli altri 100, non è ancora seguita un’azione concreta: “Tutti questi Enti vogliono – e anzi devono per legge – avere in mano una documentazione solida prima di aprire il portafoglio. Questa documentazione non c’è”.

M5 a Monza, Hq sugli extracosti: le incongruenze di Milano

Hq, come altre volte in passato, torna quindi a stigmatizzare le incongruenze del Comune di Milano – si legge – Il sindaco Sala ripete che la M5 sino a Monza è irrinunciabile, ma poi i suoi assessorati e uffici da sempre fanno melina su questo progetto, anche adesso che è arrivato al dunque. Milano è invece molto attiva nel sollecitare fondi per altre progettazioni e altri studi di fattibilità di metropolitane urbane, per prolungamenti e linee parecchio indietro nell’iter e che richiederebbero almeno una quindicina di miliardi di euro che non ci sono”.

Si tratta di M6 tra Baranzate e Noverasco, M1 da Bisceglie a Baggio, M2 da Assago a Rozzano, M3 a nord sino a Paderno, M3 a sud verso Paullo, M4 oltre San Cristoforo e da linate a Segrate, la Circle Line da Certosa a San Cristoforo, M5 verso Settimo e Magenta, vale a dire dalla parte opposta a Monza.

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