HQ Monza: le metropolitane e il gioco delle promesse politiche

L'associazione monzese torna ad accendere i riflettori sulla M5 e rispolvera anche la prima "promessa" di prolungamento, datata 1933.
Cantieri M5
Cantieri M5

L’associazione HQ Monza continua a tenere i riflettori accesi sulle metropolitane, e in particolare sul prolungamento della Lilla a Monza, e questa volta lo fa agitando lo spettro delle promesse politiche: tira fuori dal cassetto, per l’occasione, il primo studio preliminare che sia mai stato fatto per collegare Milano e Monza in metro, quello firmato poco più di un 90 anni fa: “Una ipotesi, una promessa che si ripete da più di novant’anni, cioè dalla prima volta che è stato fatto un roboante annuncio, ovviamente con studio preliminare annesso, per un collegamento metropolitano tra Milano e Monza (Atti del Comune di Monza, Piano CMNP22, architetto Aldo Putelli, dicembre 1933)” conclude la nota con cui l’associazione lamenta le troppe parole e la scarsa concretezza, dice, della politica.

HQ Monza: le metropolitane e la promessa della M2

Perché? Perché, sostiene, fare una metropolitana costa tempo e denaro, tanti. E i risultati li incassano quelli che la linea la attivano. Ci sono però le promesse, che costano anche loro tempo e denaro, e quelle si incassano subito. “In questi mesi abbiamo assistito ad un riaccendersi vivacissimo e improvviso delle promesse per il prolungamento di M2 sino a Vimercate. Dal ministro in giù, tutti i rappresentanti politici e i pubblici amministratori si sono spesi per dire che questa linea si farà. Di concreto c’è poco o nulla: uno studio di fattibilità preliminare per una metrotranvia, un atto di scarso impegno che di solito dista dieci o quindici anni dalla eventuale concretezza dei cantieri” scrive HQ.

Il metodo lo chiamano il “gioco delle tre metropolitane”, cioè annunciare prolungamenti e nuove linee, affidare studi e progetti che poi spariscono e vengono abbandonati in fondo ai cassetti, come nel caso del progetto Putelli. L’associazione di cui è portavoce Isabella Tavazzi cita Corsico, Buccinasco, Abbiategrasso, Bresso. “Al prezzo di una bella manciata di milioni, mesi di lavoro dei tecnici e mesi di brillanti promesse dei politici. Poi, improvvisamente, il silenzio. Perché si è passati ad altre promesse e altri studi di fattibilità, avanti con il gambero”.

HQ Monza: le metropolitane e le altre promesse

E poi: “Nel gioco Milano è al top. Il sindaco Sala e i suoi assessori stanno promettendo ai cittadini, e fanno studiare agli ingegneri, una intera M6 più altri sei prolungamenti: Baggio, San Donato, Paullo, Trezzano, Segrate, Magenta. Ne parlano in continuazione, anche con enfasi. Tutto meraviglioso, un sogno acceso nelle menti dei cittadini. Un sogno per davvero, perché i miliardi di euro che servirebbero non ci sono”.

Il timore di HQ è che finisca così anche per la M5 a Monza. La progettazione, correzioni a parte, è stata fatta ed è definitiva e approvata fino in fondo. Sarebbe il tempo delle gare, dopo il via libera al Provvedimento autorizzatorio unico regionale, che però non si vedono. Al miliardo e 300 milioni già stanziati occorre aggiungerne altri, ha detto Milano. Gli uffici tecnici stanno verificando, Monza, Pilotto: «Fiducioso per M1 nonostante i tagli, attenzione per M5», che ha annunciato contatti con palazzo Marino per poi cercare alleanze nella giunta regionale e andare a battere cassa al ministero. ” Nei fuochi d’artificio di parole fatti brillare sopra le teste dei cittadini, il prolungamento di M5 da Bignami al nord di Monza oggi è in una fase fortemente sottotono. C’è il progetto definitivo, verificato e approvato, e ci sono 1 miliardo e 300 milioni stanziati, ma mancano altri 400 milioni. “Immaginiamo che i politici ragionino su quanti bellissimi studi di fattibilità si possono fare con 400 milioni, quante nuove promesse si possono lanciare, quanto si può affascinare la mente dei cittadini… perché mai destinare quei soldi preziosi a realizzare per davvero una e una sola linea?”.

HQ Monza: le metropolitane, la M5 e le ipotesi, per ora

La provocazione, che sembra più dettata dall’esigenza di tenere alta l’attenzione, è determinata. “Avviso per il mondo della politica: i cittadini si sono ormai stancati di questo teatrino. Ha un bel dire il sindaco di Monza Pilotto quando invita a non essere negativi, quando si dichiara convinto che il prolungamento M5 si farà. Si sta dando da fare, come i suoi predecessori Allevi e Scanagatti. Ma per il momento anche lui come tutti i monzesi ha in mano soltanto una ipotesi…”.